Rinascita calena, 26 OTtobre 2009
Giuseppe Zona/Antonello Bonacci
La lunghezza delle sedute, che devono riassumere le
problematiche di più mesi di lavoro, visto che la
maggioranza fa i consigli col contagocce, rende difficile metabolizzare il
Consiglio comunale di Calvi Risorta. Comunque, a
fronte di discussioni fiume, noi del gruppo Rinascita Calena possiamo dirci
soddisfatti di alcuni risultati ottenuti non senza difficoltà.
Dopo numerose richieste, articoli giornalistici e
interrogazioni, una nota positiva arriva dai
containers. L’area sarà bonificata e i containers dismessi. Sarà procurato un
alloggio grazie al diritto di precedenza che avevamo indicato
esserci per chi vi dimora attualmente. Dopo lunghi anni di amministrazioni
prima Caparco e poi Zacchia e procedimenti senza risultati concreti, ora sembra
davvero essere in atto una rivoluzione dell’annosa questione che porterà alla
realizzazione di un parcheggio nell’area retrostante la casa comunale.
Molto soddisfatti siamo per l’adesione alla stazione unica
appaltante (provinciale), uno strumento di garanzia che contribuirà a tenere
alta l’attenzione sulla delicata materia degli appalti.
L’adesione a tale organismo ha peraltro mostrato i limiti
dei regolamenti frettolosamente adottati in agosto dalla maggioranza in barba
alle nostre richieste di miglioramenti. Le soglie previste nel regolamento per
le acquisizioni in economia, da noi valutate abnormi, sono
infatti in contrasto con i limiti indicati nella convenzione di
adesione.
A questo punto la maggioranza non potrà che modificare i
regolamenti. Come volevasi dimostrare avevamo colto nel segno. Regolamenti
inefficienti.
La cosa è confermata anche dalla nomina della commissione
per gli affari generali incaricata di rettificare regolamenti e statuto.
Un’altra conferma, alla quale cercheremo di dar seguito con il nostro apporto
diretto, ammesso che la maggioranza tenga fede agli
intenti di collaborazione.
Note dolenti arrivano dalla scuola sulla quale ancora
versiamo in un regime di deroga per quel che riguarda gli standards di
sicurezza e soprattutto, come sempre, dai documenti contabili. La questione
fondamentale è che manca del tutto una linea di chiarezza sulla reale
condizione dell’ente, fintanto che non si chiarirà l’entità della condizione
debitoria e non si procederà a redigere un piano di
risanamento, un vero rilancio da questo punto di vista non si avrà mai.
Una nota di colore giunge poi su di una questione d’arredo
urbano: a fronte di una petizione popolare sottoscritta anche da noi il sindaco
ha pubblicamente negato di aver conoscenza di panchine in piazza, dando praticamente dei visionari agli abitanti di un quartiere.
Insomma, per un sindaco che dice di conoscere il territorio
non è una gran bella figura! Dicesse almeno la verità
sarebbe meglio.