Visita guidata al Laboratorio-socio-politico-culturale
80mq.
Portale di Pignataro, 24 ottobre 2009
L’occasione
per fare finalmente una visita al Laboratorio-socio-politico-culturale
80mq è stata quella della proiezione del film “Domani torno a casa” di Fabrizio
Lazzaretti, il film che racconta la storia di Yagoub e Murtaza, due bambini.
Sudanese il primo ed afgano il secondo.
Yagoub è un quindicenne. Vive alla periferia di Khartoum. È affetto da un
problema cardiaco che potrebbe portarlo a una morte
precoce. Murtaza è bambino afgano di soli sette anni che, giocando con una
mina, si ferisce gravemente alle mani.
Due storie che avrebbero avuto un epilogo tragico, se non
fosse stato per Emergency, che segue migliaia di casi simili. Migliaia
di bambini e di adulti che conoscono da vicino il
dramma della guerra. Quella vera. Quella fatta di sofferenza,
di dolore, di terrore e di rassegnazione. Non quella dei numeri, delle
statistiche dei “danni collaterali”. Non quella che vediamo noi, a migliaia di
Km di distanza.
Yagoub e Murtaza danno un volto a quelle statistiche, a quei danni collaterali,
ed il film crudo, vero, senza ipocrisie, segue la loro storia, fino all’epilogo
felice, se felicità può esserci nella loro storia.
Il laboratorio si trova nella traversa accanto all’istituto autonomo
comprensivo di Calvi Risorta, nei pressi del corso
principale del paese. È li che sorge la libreria
biblioteca che fa da volano alle iniziative dell’effervescente gruppo di
giovani attivisti che gli hanno dato vita.
Un gruppo di giovani in gamba, con ideali in comune,
corroborati da uno stesso impianto ideologico, ma aperti al confronto.
Democratici.
Sugli scaffali pochi libri sul comunismo, molti romanzi,
libri che parlano di camorra, libri sui fiori, libri d’arte. Una
bandiera arcobaleno accanto al ritratto del Che Guevara campeggiano
su una parete, di fronte alla quale si trovano i libri di Oriana Fallaci. Sul fondo un manifesto che invoca il ritiro delle truppe italiane
dalle missioni di “pace”.
Una libreria dove si possono prendere libri in prestito,
gratis. Non quelli dedicati alla vendita. In uno scaffale un centinaio
di libri sono a disposizione per essere letti o presi
in prestito.
Il tutto senza scopo di lucro. Autofinanziandosi. Con i
propri soldi o le poche offerte che si riescono ad ottenere durante gli eventi
culturali che si organizzano periodicamente. Per il solo piacere di
poter stare tra i libri. Tutti i libri. Di poterli condividere; di poterne
parlare.
Una bella iniziativa, che ci auguriamo si espanda, e
sulla quale vorremmo tornare a scrivere, a breve.