COLONNELLO
DELLA GUARDIA DI FINANZA DI CALVI RISORTA, SCOPRE E
BLOCCA VILLAGGIO ABUSIVO A GIUGLIANO IN CAMPANIA
Vito Taffuri, 20 ottobre 2009
Un complesso immobiliare di 98 appartamenti che doveva
essere destinato a finalità turistico-alberghiere e che invece veniva sfruttato come area residenziale. Un affare da 20
milioni di euro che vede coinvolti clan della camorra,
imprenditori edili e pubblica amministrazione è stato scoperto dalla Guardia di
Finanza di Giugliano (Napoli) agli ordini del Ten. Col. Luigi
Migliozzi, comandante provinciale, originario e residente a Calvi Risorta, in
provincia di Caserta. Ha coordinato l’operazione con la sezione Dda di
Napoli, chiamata "Puff Village".
Trentotto gli indagati. I reati contestati sono lottizzazione
abusiva, falsi in atto pubblico e truffa edilizia aggravata dalle
finalità dell'agevolazione camorristica dei clan Mallardo e Nuvoletta. Le
strutture, secondo quanto riferito dagli inquirenti, avrebbero fruttato ai clan
20 milioni di euro. Coinvolti anche due sindaci pro
tempore di Giugliano, di cui non sono stati rivelati i nomi ma che hanno svolto
il loro incarico nel 1993 e 2003, un assessore al
patrimonio e all'edilizia e 16 membri della commissione edilizia.
Secondo gli uomini della Guardia di Finanza tutti gli organi di controllo
amministrativo che dovevano vigilare sull’edilizia privata
hanno chiuso per vent’anni gli occhi permettendo ai proprietari del complesso
obelisco di via Ripuaria prima di costruire senza rispettare vincoli e
restrizioni e poi di “mettere le carte a posto” con richieste di condono
risultate fasulle, richieste in gran parte andate perse a seguito di alcuni
strani furti al Municipio di Giugliano.