Dopo la lista nasce il movimento di Rinascita Calena

 

Rinascita calena, 20 ottobre 2009

Conclusa la fase elettorale che ci ha visto coinvolti in uno scontro frontale tra due antagonisti che, al di là dei rispettivi numeri, hanno espresso la medesima filosofia politica basata sul disprezzo e sull’odio della controparte, considerata “nemico” più che “avversario”, abbiamo creduto giusto e doveroso chiudere questa fase per dare vita ad un movimento che rispecchi i grandi valori che hanno improntato la nostra azione riconosciuta eccellente da 767 elettori che ringraziamo, in questa occasione, uno per uno.

Il nuovo movimento è aperto a tutti, tutti coloro che sono disposti a sottoscrivere la carta e ad impegnarsi per un futuro migliore della nostra cittadina.

Certo, le premesse della nuova amministrazione non sono delle più incoraggianti.

Al di là di alcuni interventi immediati di pura facciata (giro turistico nei tombini, aggiustature di tubi, rimozione della spazzatura in siti ben definiti) è ricominciata la vecchia giostra della famiglia Caparco con piazzamento dei propri familiari ed amici ai posti giusti (cugino all’Ufficio tecnico, fratello con competenze allargate e consulenze più o meno palesi di aspiranti dirigenti al settore economico, ecc.) e solite dimostrazioni di protervia e illegalità manifeste (marchio della lista in bella vista su luogo pubblico, panchine segate e non rimpiazzate, ecc.)

Quello che ci preoccupa è l’assoluta incompetenza della nuova giunta a risolvere i problemi reali del paese, lasciato senza guida amministrativa e senza alcuna programmazione del futuro.

A noi preoccupa soprattutto una visione politica assolutamente insufficiente alla risoluzione dei mille problemi che affliggono Calvi Risorta.

Ci si preoccupa più di risolvere antiche questioni di rivalità personale (vedi epurazioni piscina comunale) che di pensare a fare qualcosa di concreto per il futuro della nostra cittadina.

Noi dell’opposizione abbiamo più volte espressa la nostra voglia e volontà di collaborare con la maggioranza per la messa sul piatto e il relativo tentativo di risolvere problematiche specifiche.

La pagliacciata del primo consiglio comunale è sotto gli occhi di tutti. Un muro contro muro atto a voler dimostrare di che pasta è fatto il nuovo sindaco (“e scusate se è poco…” direbbe il medesimo).

Spiace solo rilevare che gente come Marrocco, Mele, Martino e Cipro si sia già adeguata allo stile (si fa per dire!) del responsabile dell’amministrazione.

Nulla di nuovo, perciò, sotto il sole di questa nostra sfortunata cittadina che vive solo di ripicche, di rivalse, di vendette più o meno palesi.

Il nostro sogno è di cambiare questo stato di cose con una serie di proposte ed iniziative che valgano a superare un solco fatto da più di dieci anni di incomunicabilità, di superficialità, di protervia e prepotenza e, per dirla con una sola parola, di “incapacità” ad amministrare.

Questo movimento vuole servire non a proporre un deus ex machina che risolva con una bacchetta magica i problemi, ma solo un percorso dove tutti debbono sentirsi protagonisti di un apporto determinante allo sviluppo della cittadina dove vivono.

Abbiamo letto su un noto blog frasi tipo:” Se poi il giovane in gamba (come tanti altri giovani istruttori) ci teneva davvero a quel posto poteva benissimo non candidarsi: ora vada a chiederlo al Messia un posto, visto che in campagna elettorale questi ne aveva promessi qualche migliaio.” che denotano un’ignoranza profonda del senso politico del vivere umano e un’assuefazione al servilismo più becero che mette i brividi addosso.

E’ con questa speranza e con questa ambizione che lanciamo questo nuovo sito, aperto a tutti, ma veramente a tutti, anche a coloro che sono attualmente diffidenti verso una nuova via, un percorso alternativo e utile allo sviluppo della collettività

Partecipate, intervenite, criticate, insultateci pure se lo ritenente opportuno, ma date un segno della vostra vitalità, cittadini di Calvi Risorta.

Perché, a ben vedere, questa è la sola grande speranza per la nostra terra: partecipare, farsi responsabili del proprio futuro, al di là delle appartenenze delle parentele, dei giochi di potere.

La speranza di un risveglio morale e di un futuro diverso poggia inevitabilmente sulla capacità di ciascuno di farsi artefice del proprio divenire e di quello del società.

A sentirvi presto.