Riceviamo il 15 ottobre 2009 dal gruppo “Democratici
caleni” con preghiera di pubblicazione
LE ULTIME MENZOGNE
DI ZACCHIA E DEI SUOI GREGARI
Tanto
numerose e talmente colossali sono le menzogne riportate nell’ultimo manifesto
di “Zacchia e soci” che proprio non
sappiamo da dove iniziare per replicare alle stesse. Non vogliamo tediare i
cittadini caleni perché sappiamo che già sanno, vedono e si rendono conto da
soli di cosa e quanto ci hanno lasciato gli ex amministratori, rispetto a cosa
e quanto stiamo facendo fra mille difficoltà ma, tra i vari impegni che ci
prendono e ci piace avere, una risposta la dobbiamo per onestà intellettuale e
d’animo.
Il
manifesto vorrebbe essere una risposta a quello dei “Democratici Caleni” intitolato “Ecco ciò che ci lasciano 5 anni di malagestione”, pubblicato agli
inizi di luglio, nel quale passavamo in rassegna i
punti principali della disastrosa situazione finanziaria che abbiamo trovato
all’atto del nostro insediamento, che si palesa ogni giorno sempre più grave
man mano che emergono nuovi elementi e documenti.
Ebbene,
dopo quasi 3 mesi di riflessioni, escono fuori con questo manifesto che non
replica a nessuna delle nostre puntuali e documentate affermazioni –
dimostrazione che le stesse erano purtroppo tutte vere
– e che invece si sofferma su opere che avremmo dovuto realizzare in appena tre
mesi (e che loro non sono riusciti a realizzare in cinque anni) e su una
presunta “Parentopoli”.
Iniziamo
proprio dalle opere pubbliche, seguendo puntualmente l’ordine delle sciocchezze
esposte nel loro manifesto.
PISCINA COMUNALE: grazie al nostro lavoro la piscina comunale
– progettata e completamente realizzata dalle precedenti amministrazioni
Caparco, e di tale magnificenza che lo stesso Zacchia non ha potuto che
definirla fiore all’occhiello dell’intero Agro Caleno – ha finalmente
riaperto i battenti con tutti i crismi della legge, e non con le carenze strutturali e di certificazioni igienico-sanitarie
che ne portarono alla chiusura nell’agosto del 2007, dopo un sopralluogo da
parte dell’ASL. Abbiamo inoltre garantito non solo la sicurezza degli utenti
con interventi tecnici per oltre 20.000,00 €, ma abbiamo altresì recuperato
circa 50.000,00 € mai richiesti dalla precedente amministrazione, che
altrimenti sarebbero andati persi. Abbiamo inoltre
garantito sconti sulle tariffe e sulle schede per le docce e gli
asciugacapelli, facendo così in modo che la struttura fosse accessibile
anche per le fasce sociali più deboli. Sui licenziamenti avvenuti presso la
struttura, invece, vi è stata un’autonoma decisione da parte di un gestore
privato. E se i ragazzi ritengono che non vi fossero i
presupposti per il licenziamento è giusto che ricorrano con tutti i mezzi
previsti dalla legge.
DISCARICHE ABUSIVE: se c’è qualcuno che non può assolutamente
aprire bocca sull’argomento, questi è proprio Zacchia ed ogni membro della sua
disciolta amministrazione. Per 4
(quattro) anni abbiamo vissuto in un
vero e proprio immondezzaio, con i sacchetti di rifiuti che arrivavano alle
finestre. Ricordate Via De Filippo, nei pressi del parcheggio della
Chiesa di Visciano? Ricordate Via Olivelle, nella
zona dello “scasso” per intenderci? Vi
sono foto ed immagini che testimoniano inesorabilmente il degrado che abbiamo
vissuto nell’era Zacchia!
In
poche ore dal nostro insediamento, invece, abbiamo ripulito la via dello scasso
ed altre piccole discariche, abbiamo garantito un puntuale ed efficiente
servizio di raccolta rifiuti e messo in atto, con ordinanze e misure di
sorveglianza del territorio, azioni anche repressive per contrastare il
fenomeno dell’abbandono dei sacchetti. Per quanto riguarda invece le
discariche presenti al Cimitero, in Via San Nicandro-Melito, in Via Tre
Cancelle-Serola, in Via Ferrarulo e nella zona containers alle spalle del
comune, già questa settimana sono partite per alcune, i lavori di bonifica
che dovrebbero concludersi entro il mese di ottobre
per altre, le preliminari prove di caratterizzazione dei rifiuti – così come
per legge –, mettendo così fine ad un
degrado cui non è riuscita a porre in alcun modo rimedio l’ex amministrazione
Zacchia, incapace in 5 (cinque) anni
persino di portare a compimento i quattro alloggi popolari, progettati,
finanziati ed appaltati dalla precedente amministrazione Caparco a “costo zero”
per i cittadini.
SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA: si afferma che l’amministrazione avrebbe bloccato i lavori di rifacimento della palestra del
Plesso Don Milani e la ristrutturazione della Scuola Media Cales. Anche in questo caso sono state dette delle grandi
sciocchezze. I lavori alla Palestra
non possono partire perché manca ancora il decreto di concessione di uno dei
finanziamenti da parte della Regione, per cui al
momento vi è solo un mutuo interamente a carico del comune. Per quanto
riguarda le Scuole Medie non risulta approvato ancora alcun progetto per un’opera
che, con la pessima situazione finanziaria che abbiamo ereditato, non può
essere assolutamente realizzata. Il comune
dovrebbe infatti accendere un mutuo di ben 330.000,00 €, quando non ha soldi nemmeno per coprire le
centinaia di migliaia di € di debiti fuori bilancio, che vanno finanziati prima
che i creditori procedano al pignoramento.
Per
lo stesso motivo abbiamo dovuto rinunciare a finanziamenti regionali
altrettanto cospicui, ottenuti con sacrificio dall’amministrazione, perché una
quota degli stessi doveva ricadere a carico del bilancio. Per quanto riguarda
gli incubatori di impresa in area PIP non vi è alcuna
connessione con i lavori delle Scuole.
VILLA COMUNALE E RIFACIMENTO DELLE
STRADE: anche qui ci
troviamo di fronte ad un’opera avviata a tutt’oggi,
senza ancora alcuna copertura finanziaria effettiva, forse solo per motivi
elettorali.
CAMPO DI CALCIO: ci accusano di aver bloccato i lavori di edificazione delle gradinate. Ci devono però spiegare
(se ci riescono!) come gli stessi possano partire senza che vi sia alcun
decreto di concessione del finanziamento da parte della Regione, presso la
quale manca tutta la documentazione necessaria a partire dal progetto esecutivo,
sulla cui bontà ci sarebbe molto da discutere visto
anche il posizionamento delle tribune ubicato in modo tale che gli spettatori
abbiano i riflessi del sole in faccia durante le partite (…ma forse è stato
pensato per consentire l’abbronzatura d’estate ed il lavaggio con l’acqua
ventata d’inverno agli spettatori!).
La
passata amministrazione da un lato parlava di opere a
“costo zero”, dall’altro accendeva semplicemente un mutuo con
E
visto che siamo in tema, vorremmo sapere dove hanno
tirato fuori le cifre e le modalità di finanziamento del rinnovato campo di
calcio a cinque, distrutto per l’incuria ed il menefreghismo
dell’amministrazione Zacchia. Il fondo di riserva, infatti, non c’entra
assolutamente nulla visto che i lavori sono stati
finanziati con
CIMITERO COMUNALE: si parla, in modo davvero inspiegabile, del
blocco dei lavori di ampliamento del cimitero
comunale che vengono invece regolarmente eseguiti con alcune migliorie, dal
punto di vista statico ed igienico-funzionale, rispetto al progetto iniziale
della passata amministrazione.
Giusto
per puntualizzare, l’opera è stata finanziata dagli “ex… ” con quel famoso
ribasso d’asta che, su proposta di Caparco, di
Marrocco e degli allora gruppi di opposizione – proposta bocciata da
Zacchia, Damiano/Antonio/Domenico e dall’ex amministrazione in blocco –
doveva essere restituito agli acquirenti dei loculi. Ed allora chiediamo
a Zacchia di coordinarsi meglio, nella sua attività di opposizione,
con il suo ex assessore al cimitero, visto che lui chiede l’ampliamento del
cimitero e l’altro chiede invece la restituzione del ribasso d’asta ai
cittadini utilizzato per l’ampliamento. Provino a mettere a votazione le due opzioni e decidano quale linea portare avanti!
FONDI FAS: si parla di un presunto blocco dei lavori di
riqualificazione dei centri storici che a noi non risulta
affatto, visto che i lavori proseguono regolarmente e sono stati ormai quasi
completati.
UFFICIO TECNICO: con tutto lo sconquasso che hanno
lasciato è normale che vi sia qualche problema in quest’ufficio, dove
nemmeno i dipendenti che vi hanno lavorato in questi 5 anni riescono ad
orientarsi. La sostanza, però, è che ora i cittadini hanno libero accesso
alla casa comunale e si recano con piacere negli uffici, perché hanno amministratori e funzionari disposti ad ascoltarli e recepire le loro esigenze, per poter intervenire con
tempestività ed efficienza nella risoluzione dei problemi.
Era
scandaloso e preoccupante che un cittadino avesse forti remore a recarsi presso
la casa comunale, divenuta un bunker per una ristretta casta!
SINDACO: vengono fatte strane ed
insulse allusioni al fatto che il Sindaco non abbia conferito la delega ai
lavori pubblici e che a capo dell’ufficio tecnico vi sia l’ing. Santillo. L’assessorato
ai lavori pubblici è stato offerto dal Sindaco proprio all’ing. Pietro Martino,
il quale ha rinunciato allo stesso preferendo assumere l’assessorato alle
attività produttive; così come sono stati interpellati, prima ancora
dell’ing. Santillo, altri due tecnici caleni i quali, allo stesso modo, hanno
preferito non assumere l’incarico di responsabile dell’ufficio tecnico: per cui, nell’una
e nell’altra circostanza, vi è stata la massima trasparenza. Tale
circostanza, tuttavia, non è di alcun rilievo, dal
momento che le decisioni vengono
prese e condivise dall’intera squadra di governo.
Una
persona come Antonio Caparco, che
in undici anni da sindaco e tanti altri da assessore non è mai stato
invischiato in alcuna vicenda giudiziaria, non può tuttavia minimamente
accettare queste insinuazioni da parte di una persona che è stata a capo di
un’amministrazione durante la quale abbiamo assistito
alle cose più inverosimili in tema di appalti pubblici:
Arresti,
rinvii a giudizio ed avvisi di garanzia ad imprenditori, funzionari e politici
per gravissime ipotesi di reato; appalti alla “G.M.C. Multiservizi”, alla
“General Impianti” e a tante altre ditte in odore di camorra, spesso per lavori
pagati ma mai realizzati come nel caso del Polivalente; quattro interrogazioni
parlamentari dei senatori Novi e Florino che tracciavano scenari inquietanti
sulle elezioni del 2004 e sull’intera gestione Zacchia; una Commissione
d’accesso per vagliare presunti infiltrazioni camorristiche nella gestione
amministrativa dell’ente e che non ha ancora espresso il suo verdetto; articoli
di Roberto Saviano sui presunti intrecci politico-camorristici riguardanti la
centrale termoelettrica di Sparanise, quella verso cui, per intenderci, Zacchia
dichiarava tutta la sua contrarietà, salvo poi essere fotografato al banchetto di inaugurazione, felice e gaudente per la messa in funzione
dell’eco-mostro; Zacchia che, allo stato attuale, risulta imputato per
reiterato abuso d’ufficio nel processo contro
Prima
di fare certe allusioni dovrebbero guardare in casa propria!!!
Per quanto riguarda l’aumento della tassa rifiuti di un ulteriore
30%, invece, c’è da dire che lo stesso, anche se adottato formalmente
dal commissario, era inevitabile per due motivi:
1)
perché dal 2009
e fino al 2014 il costo del servizio va coperto integralmente con le tariffe,
pena lo scioglimento del comune;
2)
perché Zacchia e
soci, negli anni della loro disamministrazione, non hanno fatto alcunché per
organizzare una seria raccolta differenziata che avrebbe abbattuto i costi del
servizio e consentito, in tal modo, anche un abbattimento delle tariffe.
Se poi lo stesso dice di aver fatto enormi sforzi
per evitare gli aumenti delle tasse, c’è da dire che ha miseramente fallito nel
suo obiettivo, visto che ha aumentato la tassa rifiuti
del 40%, ha applicato sanzioni ed interessi sugli avvisi accertamento della
tassa rifiuti 2005 (eliminati, su iniziativa della nostra amministrazione, da
quelli del 2006), ha aumentato l’illuminazione votiva del 30%, ha raddoppiato i
diritti di segreteria ed i contributi di costruzione, ha applicato i diritti di
tumulazione, ha irrogato migliaia di sanzioni con i due famigerati autovelox,
non è riuscito a far abbattere il contributo di bonifica per la quota già
pagata a titolo di acque reflue, ed ha bocciato la restituzione del ribasso
d’asta sulle concessioni cimiteriali!!!
Per quanto attiene la presunta “Parentopoli”, poi, ci viene ancora una volta da dire: “Da che pulpito arriva la predica”?
Gli ex amministratori – cioè
coloro che hanno mortificato i professionisti di Calvi Risorta, assegnando la
responsabilità degli uffici comunali a tecnici di Piedimonte Matese,
Camigliano, Aversa e Caserta – sono le ultime persone che possono ergersi a
moralizzatori della politica muovendo
accuse di nepotismo.
Non vogliamo fare nomi e cognomi, anche perché ben
noti e facilmente individuabili, ma parleremo genericamente di stretti parenti dell’ex sindaco e degli ex
assessori piazzati alla piscina comunale, al polivalente, al servizio civile, a
capo di associazioni ludiche create ad hoc o
beneficiari di numerosi interventi in ambito urbanistico.
Ciò detto – e salvo diffusione di volantini
calunniosi o contenenti altre spudorate menzogne – il gruppo dei “Democratici
Caleni” si dedicherà soltanto a risolvere i problemi ereditati e a rispettare
il programma elettorale; nessuna replica verrà più
fatta alle assurdità di questi signori, il cui fallimentare operato e la cui
estrema incapacità politica è stata già giudicata dai cittadini caleni lo
scorso 6 e 7 giugno 2009 con un verdetto inappellabile, che confidiamo di poter
replicare anche alle prossime elezioni provinciali di marzo perché la nostra
non è l’amministrazione dei pomposi e vani proclami, bensì quella dei fatti
concreti: le polemiche facili e
strumentali le lasciamo ai soliti chiacchieroni.