Le Cassandre e i denigratori

 

Aristarco Scannabue

Rinascita calena, 10 ottobre 2009

A chiunque abbia un minimo di buon senso e di spirito critico balza agli occhi la situazione odierna della comunicazione a Calvi Risorta, monopolizzata dal duo Taffuri – Minieri e tutta incentrata su un cadenzato, preciso, ritmico e periodico ritornare di antiche notizie giudiziarie riguardanti Calvi Risorta.

Il “male assoluto” ritorna in tutte le salse, dai ritrovati sopralluoghi delle Fiamme Gialle al rispolveramento di vecchi articoli che hanno sortito il loro effetto nel periodo elettorale.

La linea del nostro movimento era ed è contro Zacchia, ma non possiamo certo restare fermi su posizioni ormai appiattite nel tempo.

Si, lo sappiamo quante irregolarità sono state commesse, anche se ancora non sanzionate, ma ci viene il dubbio che questo turbinare di notizie logore non faccia altro che cercare di alzare polveroni per nascondere quella che resta una cronica incapacità di programmazione del futuro di Caparco e soci.

Cronica perché a tanto già assuefatti dai precedenti dodici anni di egemonia caparchiana.

Andatevi a sfogliare le pagine di CalvirisortaNews: qualunque cosa succeda viene presentata in modo da attribuire ogni responsabilità alla passata amministrazione e ogni lode alla nuova.

Di altro non c’è traccia.

I nostri comunicati non trovano ovviamente alcuno spazio e vengono citati solo per permettere al sindaco di replicare agli stessi nella maniera solita, arrogante e superficiale.

Qualcuno trova da ridire anche sul fatto che veniamo ospitati sul giornale di Pignataro Maggiore, facendo dell’ironia di dubbio gusto. Portale di Pignataro che resta l’unica voce libera dell’agro, tolto il blog Agrocaleno che invece da ampi spazi di discussione a tutti.

Solo l’amico Claudio De Lucia ci ospita sempre volentieri ed imparzialmente sul suo sito.

Questo modo di fare lascia il tempo che trova e produce due conseguenze: una perdita di credibilità di fronte all’opinione pubblica (ricordate il vecchio “al lupo, al lupo”?) e una costante attenzione negativa dei media sulla nostra cittadina che negli ultimi tempi si è trovata a competere, in materia di malcostume, con altre cittadine della provincia di Caserta molto più tristemente famose.

 

A chi giova questo stato di cose?

Al paese no di certo, ma a qualcun altro evidentemente si.

E non veniteci a sbandierare la libertà di stampa e la necessità dell’informazione.

Da sei mesi leggiamo le stesse cose sugli stessi personaggi senza uno straccio di sentenza e dobbiamo sorbirci il ritorno ossessivo della descrizione di fatti che conosciamo benissimo come se fosse un interesse particolare di qualcuno non fare abbassare l’attenzione.

O si usa un metodo uguale per tutti o si passa per quello che si è: una cassa di risonanza, in molti casi anche grammaticalmente distorta, delle gesta dell’amministrazione corrente.

E i tanti problemi reali che attanagliano la cittadina?

Se ne parlerà dopo.

Per ora, cari concittadini, pensate al male assoluto e a cantare e a ballare all’ombra di una poco rassicurante e quasi sinistra colomba.