Sequestrato impianto di autodemolizione dal Corpo forestale dello Stato
Caserta c’è, 25 settembre 2009
Emerse numerose e rilevanti
violazioni alla normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, in
materia di tutela dell’ambiente, rifiuti e scarico industriale non autorizzato
Nella
giornata di ieri, il personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale
del Corpo Forestale di Caserta, coadiuvato dal personale del Comando della
Stazione del Corpo Forestale di Calvi Risorta, su attività coordinata dal
Sostituto Procuratore Donato Ceglie della Procura della Repubblica di
Santa Maria Capua Vetere, ha effettuato il sequestro
di una attività di autodemolizione nel Comune di Calvi Risorta.
Dall’attività
di controllo sono emerse numerose e rilevanti violazioni alla normativa in
materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, in materia di tutela dell’ambiente,
rifiuti e scarico industriale non autorizzato.
In
particolare è stato accertato che presso l’impianto gestito da tale C.V., denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria,
venivano smontati, su pavimentazione non idonea, autoveicoli non rispettando le
prescrizioni previste dalla normativa ambientale vigente.
Il
personale del Corpo Forestale dello Stato, coadiuvato da funzionari dell’ARPAC,
della ASL CE2 e dell’Ispettorato del Lavoro ha
riscontrato la presenza di carcasse di autoveicoli, motori ed altri componenti
meccanici e di carrozzeria depositati e stoccati senza alcun rispetto delle
prescrizioni previste. Da attente verifiche è anche risultato
che le acque di lavamento del piazzale, compresi gli olii minerali, e i liquidi
refrigeranti, altamente inquinanti, tramite una canalizzazione nascosta,
venivano convogliate direttamente nel fosso di scolo della strada statale
Casilina, arrecando grave danno ambientale.
E’
emerso inoltre che nell’impianto di autodemolizione
prestavano servizio due lavoratori in nero dei quali uno extracomunitario e
senza permesso di soggiorno.