Ricorrenza del 66° anniversario della morte del V.B. Salvo D’Acquisto

 

Giuseppe De Lucia

 

Vairano Patenora, 23 settembre 2009

 

Viene ricordata oggi la figura di Salvo D'Acquisto, il vice brigadiere dei carabinieri che sacrificò la sua vita per salvare gli abitanti di Palidoro (alle porte di Roma) condannati a morte dai nazisti.

 

Oggi alle ore 18.00, il Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri della sezione di Vairano Patenora (CE), Ten. Francesco Di Sano, nella ricorrenza del 66°anniversario della morte del vice brigadiere Salvo D’Acquisto, ha fatto celebrare una messa da don Pasqualino Di Robbio nella chiesa di San Bartolomeo apostolo in Vairano Patenora, alla presenza di numerose autorità civili e religiose. Presenti varie sezioni ANC locali tra cui quella di Calvi Risorta.

 

Era il 23 settembre 1943 quando il vice brigadiere Salvo D’Acquisto si autoaccusò di un attentato mai commesso, per salvare la vita a 22 persone innocenti. Il militare venne fucilato dai tedeschi alle porte di Roma, in località Torre di Palidoro, dove ora sorge una stele in suo onore. Nel rapporto del 25 gennaio 1945 inviato dal comandante della Legione di Roma al Comando Generale dell'Arma, si legge che la sera del giorno dell'esecuzione di Salvo D'Acquisto alcuni militari tedeschi, parlando con una giovane del luogo, affermarono che il sottufficiale era "morto da eroe, impassibile di fronte alla morte".


A Salvo D'Acquisto venne conferita la medaglia al valore quale: "Esempio luminoso di altruismo, spinto fino alla suprema rinunzia della vita, sul luogo stesso del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, erano stati condotti dalle orde naziste 22 ostaggi civili del territorio della sua stazione, non esitava a dichiararsi unico responsabile d'un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così da solo, impavido, la morte imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell'Arma".