Pubblico
Impiego: in pensione con 40 anni di contributi
Anusca, 22 settembre 2009
Si estende la possibilità delle pubbliche amministrazioni
di mandare in pensione i propri dipendenti: i 40 anni di anzianità
per far scattare il recesso unilaterale sono conteggiati sui contributi e non
più sul servizio effettivo come era previsto all'art. 6 comma 3 della legge
delega n.15/2009 che aveva modificato, restringendolo, l'ambito di applicazione
della norma introdotta dalla manovra finanziaria nell'estate del 2008.
Di conseguenza, dal 5 agosto scorso è possibile mandare in pensione - con atto
unilaterale - i dipendenti pubblici con 40 anni di contributi. Lo stabilisce la
legge 3 agosto 2009 n.102 di conversione del decreto anticrisi (78/2009).
Al fine di chiarire le ricadute sui destinatari della legge n.15/2009, in
vigore da marzo ad agosto di quest'anno, e per meglio illustrare l'ambito di applicazione della norma, il ministro per la Pubblica
Amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta, ha emanato il 16 settembre scorso
una apposita circolare che conferma in generale quanto già illustrato con la circolare
n.10 del 2008.
Per quanto riguarda l'ambito soggettivo di applicazione,
la nuova circolare chiarisce che la norma si applica anche ai dirigenti, con la
sola esclusione dei magistrati, dei professori universitari e dei dirigenti
medici responsabili di struttura complessa. Per i comparti
difesa, sicurezza ed esteri, la determinazione dei criteri e delle
modalità di applicazione è demandata ad appositi decreti del Presidente del
Consiglio.
La circolare n.4/2009 chiarisce inoltre il carattere eccezionale
dell'intervento limitato al triennio 2009-2011. La norma è immediatamente
applicabile ed è valida fino al 31 dicembre 2011. L'amministrazione, si legge
nella circolare, esercita la facoltà di risoluzione unilaterale nell'ambito del
potere datoriale con l'unica condizione del preavviso
di 6 mesi.
Il ricorso al recesso unilaterale è particolarmente opportuno nei processi
riorganizzativi e di ristrutturazione derivanti da
programmazione aziendale/regionale, da piani di rientro o dalla particolare
situazione economico-finanziaria di ciascuna azienda".