AUMENTA LA VORAGINE IN BILANCIO: COMUNE SEMPRE PIÙ VICINO AL POSSIBILE DISSESTO FINANZIARIO

 

Vito Taffuri, 20 settembre 2009

 

Dopo 100 giorni dall’insediamento della giunta Caparco, non è stata ancora completata la procedura per quantificare con esattezza, ed in tutta la sua portata, la deficitaria situazione economico-finanziaria che 4 anni e mezzo di gestione Zacchia, e quasi 6 mesi di commissariamento prefettizio, hanno lasciato in dote alla nuova amministrazione. Dai comunicati stampa della maggioranza abbiamo appreso che in cassa vi sarebbero all’incirca 400.000,00 € di fondi non vincolati, somme cioè utilizzabili per il pagamento, per tutto il 2009, delle spese correnti, vale a dire quelle a cui il comune deve far fronte sistematicamente (stipendi; rate dei mutui; spese per energia elettrica, gas, acqua e telefono; raccolta dei rifiuti; manutenzione ordinaria del patrimonio; spese per assistenza sociale; mensa scolastica e via discorrendo).


Somme del tutto insufficienti a far fronte ai circa 150.000,00 € che il comune sostiene mensilmente per tali voci di spesa; a somme arretrate che vanno versate al Consorzio Idrico, al Consorzio Unico dei Rifiuti e per l’ammortamento dei mutui e dei prestiti obbligazionari, per un totale di oltre 750.000,00 € da pagare entro l’11 ottobre prossimo; vi sono richieste di pagamento varie e fatture per spese correnti, inevase anche da più di 3 anni, per circa 4.000.000,00 €, molte delle quali senza alcuna copertura finanziaria, qualcuna già in fase di pignoramento e comunque continuamente sollecitate dai creditori: una somma che dovrà essere, in qualche modo, progressivamente smaltita. Vi sarebbero poi debiti fuori bilancio per oltre 1.000.000,00 di €. Tutto questo ottenuto, paradossalmente, con un aumento di tasse senza precedenti: basti pensare alla sola tassa rifiuti, praticamente raddoppiata nell’arco degli ultimi 5 anni in cui è passata da 1,55 € al metro quadrato a 2,99 €!


Ma non finisce qui perché si resta sempre in attesa di conoscere l’esatto importo della somma che la magistratura ha intenzione di porre sotto sequestro preventivo, relativamente ai proventi che il comune ha incassato grazie ai due famigerati autovelox, per il noleggio dei quali sono finiti nell’occhio del ciclone gli ex amministratori Giacomo Zacchia, Remo Cipro, Zona Antonio Domenico Damiano, Piero Salerno, Oreste Martino e Carmelo Bonacci, che figurano in veste di indagati per gravi ipotesi di reato quali concorso aggravato in abuso d’ufficio, falso ideologico e turbativa d’asta, e per i quali la stessa Corte dei Conti ha ipotizzato un possibile danno erariale di circa 150.000,00 €.


Una somma che una volta sequestrata non potrà in alcun modo essere utilizzata dall’ente, che di questo contestato appalto “godrà” quindi solo degli enormi costi ad esso connessi. Non solo. Con riferimento ai lavori di rifacimento delle strade, la cui gara è stata avviata e portata a termine dall’ing. Cappello durante la gestione commissariale, è ormai a tutti noto che la Cassa Depositi e Prestiti ha bloccato a tempo indeterminato i mutui con cui l’opera è stata finanziata, ragion per cui i lavori non possono essere al momento ripresi. Ma la cosa ancor più preoccupante è che la gara è stata comunque espletata pur mancando, per uno degli otto lotti, il decreto di concessione definitivo del finanziamento da parte della Regione Campania, che infatti ha bocciato il progetto per il quale è stata espletata la gara e sottoscritto il contratto d’appalto.


Se nulla dovesse cambiare, quindi, il comune si accollerebbe a proprio totale carico il mutuo di 355.000,00 € contratto con la Cassa Depositi e Presiti, sopportando nell’arco dei prossimi venti anni una spesa per interessi pari ad € 189.170,80: altro che “costo zero”, come amava spesso ripetere l’ex sindaco Zacchia il quale, insieme ai suoi ex assessori, reclama anche il pagamento delle proprie indennità di carica relative agli anni 2007 e 2008, una somma che grava sul bilancio per un totale di circa 140.000,00 €. Non che la gestione commissariale sia stata tanto più illuminata, come dimostra – oltre la vicenda dell’appalto dei lavori di rifacimento delle strade – anche la modalità con cui è stato predisposto il bilancio 2009, sul quale ha poi dovuto misurarsi l’amministrazione Caparco nel cercare di reperire qualche centesimo.


Un bilancio in cui mancava e manca di tutto. Entrate irrealizzabili per oltre 100.000.00 € da un lato, ed il mancato stanziamento di spese obbligatorie per legge o assolutamente necessarie: 100,00 € per la manutenzione di decine di km di strade comunali; spese sociali ed assistenziali ridotte al lumicino (tra cure termali, contributi alle famiglie indigenti e quote ai Consorzi sociali mancavano in bilancio più di 50.000,00 € rispetto alle reali necessità); appena 7.500,00 € per la manutenzione degli edifici scolastici, nonostante ne occorressero molti di più per dare risoluzione al disagio dei doppi turni; nemmeno un centesimo per la sistemazione del campo di calcio a cinque, sul quale l’amministrazione Caparco ha dovuto fare delle vere e proprie evoluzioni contabili per reperire i fondi necessari; nemmeno un centesimo per la realizzazione dell'Estate Calena, realizzata solo grazie ad uno sforzo organizzativo immenso.


Ma i problemi non finiscono qui, visto che dagli ultimi riscontri mancano all’appello oltre 50.000,00 € necessari per il pagamento delle spese del personale dipendente; una somma invero semplice da calcolare visto che le cifre necessarie sono definite dai contratti collettivi nazionali per il comparto di riferimento, eppure incredibilmente sbagliata nelle previsioni di bilancio, dove mancano anche 8.000,00 € circa per il pagamento delle rate di ammortamento dei mutui! Tutto ciò mentre si attende ancora di conoscere il risultato del rendiconto dell’esercizio finanziario 2008.


Insomma una situazione talmente drammatica da far venire i brividi a tutti: gli attuali amministratori, chiamati a predisporre un difficile piano di risanamento ed al contempo garantire quanto meno i servizi essenziali; i cittadini che dovranno sopportare sulle proprie spalle e, soprattutto, sulle proprie tasche il peso del risanamento; i dipendenti comunali, per i quali è ormai a serio rischio il pagamento delle proprie competenze stipendiali. Ciò nonostante qualche ex assessore parla persino di un “tesoretto” che avrebbe lasciato in dote al comune! Ma se questo esiste c’è da dire che è stato nascosto davvero molto bene. Ed infatti la nuova amministrazione sta già pensando di organizzare una “caccia al tesoretto” con tanto di indizi, mappa e chiavistelli per trovare ed aprire il forziere: speriamo che qualche banda di pirati non lo abbia nel frattempo già scovato e depredato.