Autovelox: sentenza del
Giudice di Pace
Interno18, 14 settembre 2009
A distanza di appena un mese dall'inchiesta giudiziaria che
ha sbaragliato il sistema di autovelox in Terra di
Lavoro, un’importante sentenza del Giudice di Pace di Caserta, in risposta ad
un ricorso curato dai legali dell’Adoc, apre la strada ad un ulteriore percorso
di chiarezza e trasparenza a favore dei consumatori automobilisti. Traffiphot
installato senza autorizzazione sul viale Carlo III, multe illegittime: il
Giudice di Pace Carmine Berardino condanna il Comune di San Nicola e rammenta a
quell'amministrazione comunale la circolare della Provincia, che aveva disposto nel dicembre scorso la rimozione di
apparecchiature installate senza autorizzazione su tratti di strada di
proprietà della Provincia, oltre a ribadire quanto disatteso circa le norme vigenti,
in materia di avvisi e segnalazioni luminose agli utenti della strada.
LA DECISIONE:
Il Giudice di Pace apre inoltre uno squarcio sulla recente
attività di monitoraggio e controllo posta in essere
dalla prefettura circa le attività svolte dai Comuni: sul viale Carlo III, con
due Traffiphot installati in poche centinaia di metri, non c’è stato alcun
“apprezzabile miglioramento per la sicurezza degli utenti”. Mentre
invece gli uffici del prefetto Monaco rilevano “lacune dei controlli sull’uso
di casco per i motociclisti e cinture di sicurezza nelle autovetture”.
“La sentenza apprezzabilissima del Giudice di Pace – dice
Alessandro Tartaglione, presidente dell’Adoc – evidenzia, con il sigillo
dell’autorevole presa di posizione della magistratura competente, quanto è da tempo nostra profonda convinzione, oltre che
significativa riflessione degli automobilisti: photored e autovelox sono
macchine mangiasoldi, installate dai Comuni per fare cassa, senza alcun diretto
riferimento alla sicurezza delle strade o alla riduzione di incidenti e
sinistri”.
“Dico ancora – aggiunge Tartaglione – che San Nicola è solo
uno dei molti Comuni a suo tempo bacchettati dalla Provincia. In pochi mesi la
nostra associazione ha ricevuto centinaia e centinaia di proteste e segnalazioni:
i nostri ricorsi, prodotti gratuitamente per i nostri associati dallo Studio
legale Panucci – Schiavo -Di Giovanni, sono oltre
trecento e ancora pendenti presso i giudici di pace di varie aree e presso la
prefettura di Caserta”.
“E ancora – precisa – si moltiplicano segnalazioni e
richieste di assistenza, presso i nostri uffici di via
Roma (telefono