AUTOVELOX ILLEGALI: MIGLIAIA I RICORSI CODACONS E IL COMUNE DOVRÀ RIMBORSARE GLI AUTOMOBILISTI

 

Vito Taffuri, 10 settembre 2009

 

Il comune di Calvi Risorta, rischia di restituire le somme incassate ingiustamente dagli automobilisti. L'autovelox fu installato dall'ex giunta Zacchia, che oggi è indagata. Una battaglia dopo l’altra, da una parte varie amministrazioni comunali a brandire Autovelox e Photored e a sparare contravvenzioni salate, dall’altra battaglioni di automobilisti a mitragliare ricorsi con l’assistenza delle associazioni dei consumatori.

 

«Abbiamo vinto su parecchi campi — dice Maurizio Gallicola, avvocato e presidente provinciale del Codacons — Giudici di pace e Cassazione e, da ultimo, il ministero dell’Interno hanno decretato la disfatta di quei Comuni che al solo scopo di fare cassa avevano installato apparecchiature succhia soldi, addirittura affidandone la gestione a società private. Oggi siamo alla fase tre, quasi esaurita quella dei ricorsi, in atto quella dell’annullamento delle sanzioni notificate e si va aprendo un fronte che sotto l’aspetto giurisprudenziale è molto importante».


Quale? Il presidente Gallicola: «Quello della richiesta di rimborso agli automobilisti che avevano ottemperato alle imposizioni di pagamento delle multe. Le buste verdi delle notifiche di atti giudiziari, la sequela di importi di danaro aggiuntivi in caso di ritardi, ulteriori punti da sottrarre alla patente avevano indirizzato moltissimi agli uffici postali per liberarsi di quei bollettini, prima che fossero tramutate in ulteriori sanzioni per il trasferimento nelle competenze ad Equitalia».

 

Ed allora? «Ci stiamo attrezzando per il recupero di somme indebitamente percepite anche dal comune di Calvi Risorta, anche in questo caso prevediamo citazioni a raffica e molti automobilisti che si sono rivolti alla nostra associazione, sono interessati più che all’aspetto economico, alle conseguenze della sottrazione di punti dalla patente. Due fronti di azione, quindi: quello verso i Comuni per indebito arricchimento e operazione truffaldina, in solido con le società fornitrici delle strumentazioni elettroniche, e poi quello da aprire col ministero dell’Interno per la questione delle patenti alleggerite».


Il ministero, con direttiva del ministro Roberto Maroni, il 20 agosto scorso ha stabilito che le apparecchiature debbano essere gestite soltanto da operatori di polizia, azzerata ogni possibilità di affidamento a società private.

 

«Ed anche questa è una battaglia vinta dalle associazioni dei consumatori e dal sito www.calvirisortanews.it — dice Gallicola — una lezione anche di correttezza amministrativa per chi aveva deliberato la spartizione di una torta inizialmente ricca, il sessanta per cento degli introiti ai fornitori, tutte società del Nord, e il quaranta per cento ai Comuni. Il tutto con un gravame impositivo esagerato per le spese di notifica, quattordici euro sono ben di più di una spesa postale».

 

Il presidente del Codacons precisa: «Noi non abbiamo contestato comportamenti finalizzati al rispetto del Codice ma l’illegittimità di accertamenti eseguiti in maniera truffaldina. Per i primi ricorsi contro i Photored, accertammo che ai semafori tra il giallo e il rosso passavano pochissimi secondi e con la lanterna al rosso la foto scattava in due decimi di secondo. Come nemmeno in Formula Uno».