ARRESTATI I RAPINATORI CHE SI RESERO RESPONSABILI DELLE DUE RAPINE ALLA TABACCHERIA PITOCCHI

 

Vito Taffuri 02 settembre 2009

 

I Carabinieri della Stazione di Calvi Risorta agli ordini del maresciallo maggiore aiutante Massimo Petrosino e il suo vice Rosario Monaco, hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal g.i.p. presso il tribunale di S. Maria C.V., Coronella Franco di anni 24 di San Marcellino e Puoti Carlo di anni 36 di Giugliano in Campania, pluripregiudicati, responsabili di due rapine a mano armata, con minaccia.


Nello scorso mese di marzo entrarono in un tabacchino di Calvi Risorta. Si tratta della tabaccheria di Pitocchi e sotto la minaccia di una pistola, si fecero consegnare dal proprietario tutto l’incasso ammontante a 6.000 euro e diversi gratta e vinci, dileguandosi subito dopo a bordo di un Fiat Uno. Le indagini dei militari, compiute anche attraverso attività tecniche e pedinamenti, hanno permesso di raccogliere inconfutabili indizi a carico dei suddetti. Inoltre a casa di uno dei due arrestati è stata trovata una pistola giocattolo priva del tappo rosso. Ora la banda dei rapinatori sono rinchiusi tra il carcere di S. Maria C.V. e di Viterbo. E proprio qualche giorno fa, veniva conferito al comando stazione carabinieri di Calvi Risorta, il premio legalità, i fatti sono noti.


Dopo le rapine alle tabaccherie Cardillo e Izzo, per la seconda vota a distanza di un mese, toccò di nuovo alla tabaccheria Pitocchi di via Baroni Sanniti al civico 8 sita nella frazione di Visciano. Erano appena le 18:30 quando due uomini a volto scoperto ed armati di pistola, si avvicinarono chiedendo al proprietario del locale di consegnare l’incasso della giornata. E così i rapinatori si fecero consegnare il contante, per un valore di circa sei mila euro, e alcune stecche di sigarette, inoltre rapinavano anche una cliente portandogli via circa cinquecento euro. Subito dopo l'accaduto, ancora in stato di choc, il proprietario della tabaccheria, dopo la rapina allertò le forze dell'ordine, denunciando l'accaduto. Sul luogo della rapina arrivavano tempestivamente i carabinieri della locale stazione con i colleghi del comando compagnia di Capua agli ordini del Capitano Francesco Conte, e insieme organizzavano da subito le ricerche dei rapinatori in tutto il territorio dell’agro caleno, che in quel momento sembravano irreperibili.