Il sindaco Magliocca di Pignataro Maggiore passa dalle parole ai fatti
Sindaco di Pignataro Maggiore, 19 agosto
2009
Ordinanza
del sindaco di Pignataro Maggiore, avvocato Giorgio Magliocca,
capogruppo uscente del Pdl in consiglio provinciale a Caserta, a tutela
dell’unità nazionale, del valore della Patria e della memoria di quanti hanno
sacrificato la propria vita per garantire la libertà e la dignità al popolo
italiano. Ma soprattutto per
rispondere alle provocazioni del ministro Umberto
Bossi sull’importanza ed il valore dell’inno
nazionale e della bandiera tricolore. Con provvedimento di oggi, la giovane fascia tricolore ha ordinato che in
tutte le istituzioni scolastiche presenti sul territorio del comune che
amministra, ad ogni inizio giornata, venga cantato l’inno di Mameli e che in
tutte le classi venga posizionata in modo visibile la bandiera tricolore. Il
provvedimento sarà notificato anche al Ministro della Pubblica Istruzione e
ripercorre tutte le uscite del ministro Umberto che secondo la fascia tricolore
casertana mettono in pericolo i valori della Patria e
dell’Unità Nazionale. “L’idea – ha
dichiarato Magliocca – mi è venuta ieri
sera mentre ero con la famiglia ad un centro commerciale. Ho sentito mio figlio
di quattro anni canticchiare l’inno nazionale. Ho pensato che non è vero che gli italiani non conoscono l’inno di Mameli. Ma soprattutto credo che sia necessario alimentare certi
valori fin dai primi anni di scuola”.
ORDINANZA
Atteso che:
In data 17 agosto u.s. tutti i quotidiani a tiratura
nazionale hanno diffuso la notizia secondo la quale l’on. Umberto Bossi,
attuale Ministro delle Riforme per il Federalismo, durante un comizio tenuto a
Ponte di Legno, in occasione della festa della Lega, ha dichiarato le seguenti
parole: “Quando cantiamo il nostro inno,
il Va' Pensiero, tutti lo cantano perché tutti conoscono le parole, non come
quello italiano che nessuno conosce'';
“Derubricare”, come ha dichiarato lo stesso on. Sandro
Bondi, Ministro dei Beni e delle attività Culturali,
“a semplici chiacchiere estive”, le gravi e irripetibili dichiarazioni del
ministro Bossi che per la forma con le quali sono state fatte hanno voluto
sottolineare che la gente della Padania (elettori a cui fa riferimento in modo
particolare il partito di Bossi) conosce meglio il proprio inno rispetto a
quello degli italiani, come se i padani non fossero dei cittadini italiani;
che la smentita dei giorni seguenti fatta dal senatore Bossi
che ha continuato a parlare del popolo Padano come se fosse un popolo diverso
da quello italiano è percepito come una conferma più che come una smentita
delle gravi dichiarazioni fatte il 16 agosto scorso;
non è la prima volta che il senatore Umberto Bossi si lancia
in dichiarazioni che minano i valori della nostra Costituzione; in particolare,
in data 21 luglio 2008, intervenendo al congresso nazionale della
Liga Veneta, ha alzato il dito medio contro l’inno nazionale nel passaggio in
cui dice «...e schiava di Roma Iddio la creò». Ecco
il passaggio puntuale: Dice Bossi: «Noi non siamo contro la perequazione tra le
Regioni più ricche e quelle molto più povere ma fatta in maniera molto diversa.
Ora funziona in maniera strana: chi più spende, più riceve soldi dallo Stato.
Deve essere una perequazione giusta. Adesso – continua - è una truffa, è uno
schifo, non dobbiamo più essere schiavi di Roma. Anche l’inno dice "l’Italia è schiava di Roma". Toh, dico io»,
commenta accompagnando le parole con il gesto del dito medio alzato.
il ministro Umberto Bossi è stato
condannato per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla in più occasioni,
il 26 luglio e il 14 settembre 1997,
pubblicamente offesa usando, nella prima occasione la frase "Quando
vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per
pulirmi il culo", nel secondo caso, rivolto ad una signora che
esponeva il tricolore, "Il tricolore lo metta al cesso, signora",
nonché di aver chiosato "Ho ordinato un camion di carta igienica
tricolore personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere
la carta igienica tricolore".
tra le proposte del partito del ministro Umberto Bossi vi è
anche l’idea di affiancare la bandiera italiana con quelle regionali;
Considerato
che:
I fatti or ora riportati sono palesemente gravi e minano
l’unità nazionale oltre che i sentimenti di riconoscenza che tutti gli italiani
nutrono ed in ogni caso devono avere verso tutti quei giovani che hanno perso
la vita per difendere il valore della Patria;
che, al contrario, rendono chiara la visione politica
dell’Italia da parte del Ministro Umberto Bossi tale da offendere la memoria di
tutte quelle persone che hanno sacrificato la propria vita per l’unità
nazionale e per il valore della Patria;
la bandiera italiana e l’inno di Mameli rappresentano il
sacrificio ed il sogno di quanti hanno lottato per ridare agli italiani e
all’Italia, indipendenza, dignità e libertà;
che dalla lettura integrale della nostra costituzione si
evince che tutti i cittadini hanno il compito di preservare i valori ed i
principi fondamentali della nostra costituzione, a maggior ragione tale compito
va ascritto a coloro che ricoprono incarichi pubblici e di responsabilità;
che il comune di Pignataro Maggiore ha avuto un ruolo
fondamentale per l’Unità Nazionale avendo perso tanti suoi giovani che sono
caduti nelle varie guerre mondiali cantando l’inno italiano e sventolando il
drappello tricolore;
che le istituzioni scolastiche sono quelle agenzie dove più
di ogni altra si sviluppano, valorizzano e si concretizzano i valori delle
nuove generazioni;
Tutto
quanto sopra atteso e considerato,
visto il Testo Unico degli Enti Locali (Decreto Legislativo
267/00)
ORDINA
Al responsabile del
servizio Affari Generali di acquistare una bandiera tricolore per ogni classe di ogni ordine e grado presente sul territorio comunale; che
le stesse vengano consegnate alla Dirigente Scolastica e a tutti i responsabili
delle varie istituzioni scolastiche private presenti sul territorio affinché le
posizionino in ogni aula in modo visibile e ben riconoscibile;
alla
Dirigente Scolastica ed ai vari responsabili delle varie istituzioni
scolastiche private presenti sul territorio di predisporre una circolare
interna che preveda il canto dell’inno nazionale all’inizio di ogni giornata di
studio.
Avv.
Giorgio MAGLIOCCA