Caparco cerca di fare chiarezza ma la vicenda “ufficio
stampa” si ingarbuglia
Portale
di Pignataro, 15 agosto 2009
In
un comunicato diramato dai “democratici caleni”, firmato però dal sindaco
Caparco, la fascia tricolore di Calvi Risorta pone la parola fine alla polemica
sull’ufficio stampa, dichiarando che “Nessun ufficio stampa è mai stato istituito,
e nessun giornalista è mai stato nominato responsabile di alcun
ufficio stampa. Appare perciò alquanto bizzarro e paradossale che si parli di illegittimità di atti mai adottati e si dichiari
l’incompatibilità di una figura inesistente, a capo di un ufficio fantasma!”.
A Calvi Risorta, quindi, non esiste alcun ufficio
stampa, malgrado il comunicato stampa inviato da Salvatore Minieri
sull’istituzione dell’ufficio stampa in data 12 giugno scorso non sia mai stato
smentito.
Non solo. Fino a pochi giorni fa abbiamo ricevuto, nella mailbox della
redazione, comunicati inviati dallo stesso giornalista, sempre a nome del comune di Calvi Risorta [si veda immagine
allegata].
A questo punto, dopo la prima parte dei chiarimenti forniti dal sindaco
Caparco, sarebbe il caso che lo stesso Primo Cittadino spieghi ai propri
concittadini a che titolo qualcuno scrive in nome e per conto del Comune?
Essendo certi che non ci si trovi in presenza di un
caso di usurpazione, che potrebbe spostare i fatti nell’ambito del codice
penale, ci chiediamo se ci sia un accordo di collaborazione gratuita e di come
questa sia stata formalizzata, poiché una pubblica amministrazione, per sua
natura, al fine di garantire trasparenza di cui l'ufficio stampa dovrebbe
essere il principale mezzo con cui perseguirla, non può assolutamente servirsi
di un professionista con una stretta di mano come avveniva in passato durante
le fiere per l’acquisto di bestiame o di prodotti agricoli.
Il problema dei costi per finanziare l'ufficio, del resto, se lo pone, anche se
in chiave positiva, anche il giornalista Vito Taffuri,
che sul sito
di Calvi Risorta - che rispetto alla giunta Caparco si trova in una
posizione di estrema vicinanza - scrive: 'Ma, la ciliegina sulla torta è
l’ufficio stampa. I due del Gruppo Comunale “Uniti per Calvi” chiedono,
giustamente, con quali fondi si sia provveduto a
finanziarlo. E qui ci viene da rispondere, senza
nemmeno conoscere la risposta che possa plausibilmente produrre Antonio
Caparco, che la trasparenza e l’informazione sono il sale stesso della
democrazia che non ha prezzo e che quindi (se fosse mai possibile) i fondi
andrebbero presi un po’ da tutti i capitoli di bilancio. L’ufficio stampa
garantirà un flusso continuo di informazioni ai
cittadini che sotto il governo Zacchia era decisamente negato ovvero legato
alla esclusiva volontà degli assessori e del sindaco".