Riceviamo e pubblichiamo:

 

LETTERA APERTA GLI STRILLONI DELL’OPPOSIZIONE

 

Non vedo proprio perché il consigliere Antonello Bonacci debba sentirsi “deluso, affranto e incazzato” – per usare i suoi stessi aggettivi – dopo il consiglio comunale dello scorso 4 agosto.

 

I regolamenti comunali sono stati consegnati con largo anticipo ai consiglieri di minoranza; per la prima volta, infatti, gli atti che dovevano essere discussi nel consiglio comunale, a parte quelli di ratifica o le semplici comunicazioni, sono stati notificati in copia insieme agli ordini del giorno.

 

Pur tuttavia nemmeno un emendamento è stato presentato dai gruppi di opposizione durante la seduta, per poterne così discutere e metterli in votazione; in assenza degli stessi è del tutto pacifico che passi la proposta sostenuta dalla maggioranza.

 

Probabilmente il consigliere non si è dato nemmeno la briga di leggere il regolamento consegnatogli e preparare qualche proposta di modifica, puntando ad un mero ed ingiustificato slittamento a tempo indeterminato della discussione, pur avendo sollecitato l’approvazione del regolamento in un suo precedente comunicato stampa.   

 

Anche perché, se lo avesse fatto con attenzione, non parlerebbe oggi di esautorazione delle funzioni e dei compiti del consiglio, ma si sarebbe reso conto che l’istituzione delle commissioni – nel numero e nelle funzioni previste dal regolamento – era un atto dovuto; le stesse sono infatti previste come obbligatorie dall’art. 19 dello Statuto, che demanda al regolamento del consiglio la loro puntuale disciplina. Nel momento in cui si è deciso di approvare il regolamento si era pertanto obbligati ad istituire almeno tre commissioni che, tra l’altro, agevolano il lavoro del consiglio e non si sostituiscono ad esso; viceversa il regolamento proposto – frutto non di “scopiazzature”, come avvenuto in passato, ma di un meticoloso lavoro di raccordo con lo Statuto ed i regolamenti vigenti, e di taratura dello stesso alle reali esigenze dell’ente – sarebbe stato in contrasto con lo Statuto e, pertanto, illegittimo.

 

Il consigliere Bonacci si attende poi una puntuale informazione da parte delle telecamere e della penna del potere, visto che in carica c’è il sottoscritto “Sindaco della fasciocolomba littoria”.

 

Vorrei innanzitutto precisare che altri miei predecessori lo avrebbero sicuramente querelato per queste affermazioni, così come avrebbero prontamente oscurato i suoi manifesti pubblici, legittimamente – anche se immotivatamente – critici nei confronti dell’operato dell’amministrazione in carica, a maggior ragione perché abusivi, contrariamente ai comunicati dei “Democratici Caleni” che pagano regolarmente i diritti per le pubbliche affissioni.

 

Al di là di questa doverosa premessa, vorrei sottolineare che, proprio grazie all’amministrazione di questo Sindaco “fascistoide”, per la prima volta nella storia di Calvi Risorta – e forse tra le primissime volte in Italia – abbiamo registrato e mandato in onda sulla Web-TV “Cales Channel” gran parte della seduta del consiglio comunale che, in qualsiasi momento, può essere visionata dai cittadini caleni interessati sul sito www.silvermele.it o www.calvirisortanews.it. E sarà questa una esperienza che ripeteremo, tanto più che è stata disciplinata nel regolamento del Consiglio comunale.

 

A settembre, inoltre, entrerà in funzione il nuovo sito internet del comune dove verranno pubblicate, in tempo quasi reale, tutte le delibere, le determine, i regolamenti, le ordinanze, gli atti relativi a bandi di gara e concorsi ed i principali provvedimenti adottati dal comune, liberamente scaricabili da qualsiasi utente. Sarà anche possibile accedere a tutta una serie di servizi on-line e vi sarà una linea diretta tra i cittadini e gli amministratori per qualsiasi tipo di segnalazione e critica costruttiva.

 

Continueremo infine, laddove possibile, a trasmettere copia delle proposte da discutere in consiglio comunale ai capigruppo, unitamente alla notifica dell’ordine del giorno.   

 

Se per il consigliere Bonacci questa è dittatura allora, mi dispiace dirlo, non c’è proprio speranza di poter aprire un serio dialogo costruttivo. Ciò nonostante, attendiamo speranzosi proposte ed emendamenti da parte del suo gruppo, e non critiche aprioristiche.

 

Vi sono poi articoli e comunicati stampa che sollevano dubbi sulla legittimità di un presunto ufficio stampa comunale, prendendo spunto da una interrogazione presentata dal consigliere Zacchia. Si grida ad un possibile scandalo parlando di costi che non possono gravare sui bilanci comunali, pena una condanna degli amministratori da parte della Corte dei Conti; si parla di tutta una serie di possibili violazioni di norme e della incompatibilità del giornalista nominato responsabile dell’ufficio stampa.

 

Ancora una volta, però, gli “strilloni dell’opposizione” hanno preso una grossa cantonata, nel tentativo di sollevare polemiche fini a se stesse. Nessun ufficio stampa è mai stato istituito, e nessun giornalista è mai stato nominato responsabile di alcun ufficio stampa. Appare perciò alquanto bizzarro e paradossale che si parli di illegittimità di atti mai adottati e si dichiari l’incompatibilità di una figura inesistente, a capo di un ufficio fantasma!

 

Tale circostanza è stata peraltro già ufficialmente chiarita nelle risposte date alle decine di interrogazioni presentate dall’opposizione, eppure mai ritirate dai membri della stessa presso gli uffici competenti.

 

Dunque, cosa dobbiamo aspettarci mai da un’opposizione che non propone alcunché, non si informa sugli atti adottati e rimedia solo figuracce nel momento in cui vorrebbe polemizzare?

 

                                                                                                                                 Il Sindaco

                                                                                                                         Antonio Caparco