DA UN
CITTADINO DI CALVI L’INVITO A VOLTARE PAGINA
Portale
di Pignataro, 05 agosto 2009
Egr.
redazione,
scrivo dal vicino comune di Calvi Risorta per
complimentarmi con voi per il lavoro di “supplenza” che il vostro quotidiano
svolge nella mia città, dove l’informazione, dopo le ultime elezioni, ha smesso
la veste di “cane da guardia del potere”, per trasformarsi in “cane da
passeggio del potere”, con tanto di scodinzolata a comando.
Dall’insediamento della nuova giunta, infatti, gli “strilloni” hanno istituzionalizzato il loro ruolo, e, come un concittadino
ironizzava, “le zanzare non pungono più”. E
così è un po’ per tutto quello che accade in paese. O
“le cose vanno bene”, oppure “le cose vanno malissimo perché in passato…”.
È giusto quanto qualcuno scriveva sul vostro giornale, dicendo che i cittadini di
Calvi vogliono soluzioni immediate ai loro problemi. Del passato si sta
occupando la magistratura, e chi crede nelle istituzioni può aspettare che
questa faccia il suo corso con serenità. I cittadini hanno deciso di voltare
pagina, esprimendo col voto questa volontà di cambiamento, ma l’attuale
amministrazione male interpreta questo desiderio, sembrando più interessata a
ricoprire il ruolo di denuncia che aveva in passato che a gestire la città.
Grazie al fatto che lei ha concesso uno spazio all’opposizione e a quei
cittadini che hanno voluto manifestare il proprio disagio, invece, finalmente
oggi arrivano delle risposte, seppure parziali e a tratti non
del tutto corrette.
Ma non è della correttezza o meno di queste risposte che voglio parlare, quanto
ribadire una cosa semplice, che oggi è sulla bocca di
tutti i caleni: “quando la smettiamo con la pubblicità e mettiamo mano al
paese?”.
Sono emblematiche le foto che avete scattato ai
“lavori in corso” fermati [va dato atto che dopo la pubblicazione delle foto
l'amministrazione ha sanato con interventi provvisori le situazioni di maggior
pericolo n.d.r.], sui quali non si capisce ancora se
siano stati avviati con un mutuo o se siano stati finanziati con un fondo
perduto, ma le è sfuggito, ad esempio, che in via 4 Novembre ci sono dei
tombini aperti, in piena curva.
Immagini la pericolosità di una situazione simile. Piuttosto che continuare
cercare di fare la “voce più grossa dell’avversario”, perchè
qualcuno non si preoccupa di coprire quei tombini? Bisogna aspettare che
qualche motorino ci cada dentro?
Ancora. Piuttosto che usare quell’“amorevole
prosa” di cui lei parlava in un articolo apparso qualche settimana fa, perché
non si avvia una seria campagna informativa istituzionale per rendere note
procedure, diritti, possibilità ed opportunità per i cittadini di Calvi? Non è questo lo scopo di un ufficio stampa di un Ente?
Non la tedio oltre,
un
cittadino di Calvi Risorta