AUTOVELOX ILLEGALI NEL CASERTANO: L'ELENCO DEI
COMUNI E LE DITTE COINVOLTE
Casertasette,
05 agosto 2009
Truffa, abuso d'ufficio, turbata liberta' degli incanti, falso ideologico e omissione d'atti
d'ufficio. Questi sono solo
alcuni dei reati contestati dalla Procura di Santa Maria
Capua Vetere a piu' di
duecento persone, tra cui sindaci, assessori e comandanti
delle Polizie municipale tutti della zona casertana,
che secondo quanto appurato dai carabinieri e dalla polizia stradale avrebbero
"truccato" autovelox, photored o altri
strumenti per il rilevamento delle infrazioni stradali.
A
suscitare le perplessita' degli investigatori sono
state le modalita' di affidamento
del servizio di rilevamento da parte dei Comuni alle ditte private. Numerosi,
infatti, sembrano i punti oscuri relativi ai rapporti tra i comuni casertani e i gestori privati degli strumenti ottici. Al
centro delle indagini, si apprende, sono finite la non
corretta indicazione in bilancio degli incassi provenienti delle sanzioni
elevate, le modalita' illecite di rilevazione delle
infrazioni.
La
Procura, inoltre, contesta ai 200 indagati anche l'omessa comunicazione alle autorita' competenti delle infrazioni, comunicazione
necessaria al fine di decurtare i punti dalla patente, illeciti nel trattamento
dei dati personali nonche' la soppressione, la
distruzione e l'occultamento di atti veri e, infine,
la violazione del codice della privacy per il trattamento dei dati personali.
La
Procura della Repubblica di Santa Maria
Capua Vetere (Caserta) ha reso noto l'elenco
dei 29 Comuni coinvolti nella vicenda degli autovelox col trucco. Si tratta del
capoluogo Caserta, poi di Tora e Piccilli,
Pastorano, Villa di Briano, San Felice a Cancello, Marzano Appio, Francolise, Piana
di Monteverna, Pontelatorne,
Pratella, Orta di Atella. Nell'elenco
anche Castel Morrone, Rocca
d'Evandro, Grazzanise, Villa Literno,
Cancello Arnone, Ruviano, Teverola, Vairano Patenora, Valle di Maddaloni.
Ci sono inoltre San Cipriano d'Aversa, Capua, Ciorlano, Pietravairano, Calvi
Risorta, Bellona,
Alvignano, Vitulazio e Pignataro Maggiore.
Le
13 ditte sono invece la Sercom (di Bellona), la Romatek e Roma Service (di Santa Maria Capua Vetere) e poi altre società con sedi in diverse regioni: Seos, Citiesse, Consorzio Gives, Idea Luce srl, Garda
Segnale, Gruppo Trade, Ditta All
Service srl, Electra Service, Società Lta Partners srl,
Dealers Group srl e Tec Service.
Sulla irregolarità degli autovelox e dei photored installati dai Comuni del casertano, soprattutto
sulla strade Statali e provinciali, tra l'altro, non segnalati adeguatamente
come prescrive il codice della strade e' intervenuto in più occasioni il
prefetto di Caserta, Ezio Monaco.
Lo
scorso mese di dicembre Monaco con una circolare indicò ai sindaci della
provincia alcune linee guida per il corretto impiego
degli autovelox e dei photored e ciò, due mesi prima
che la classifica del Sole 24 Ore, pubblicata il 10 febbraio scorso, collocasse
Caserta al secondo posto dopo Roma tra le città italiane dove si elevano più
multe.
''A
questa Prefettura - si leggeva nella circolare del prefetto Monaco - perviene
un numero elevatissimo di ricorsi per l'annullamento di verbali di contestazione della violazione dei limiti di velocità.
L'unico scopo dell'utilizzo di questi strumenti, deve essere quello di
garantire la sicurezza della circolazione stradale. Non e' ammissibile,
pertanto, che i predetti strumenti di rilevazione automatica assumano invece
diverse funzioni, in difformità dalla spirito e dalla
lettera della normativa, divenendo in pratica soltanto una fonte atipica di
incremento per le entrate comunali e finendo per non assolvere allo scopo per
il quale sono stati previsti''.
Due
mesi fa, inoltre, la Prefettura di Caserta aveva disposto la sospensione del
funzionamento degli apparecchi di rilevamento della
velocità e delle infrazioni, imponendo, tra l'altro, segnalatori luminosi in
prossimità delle postazioni fisse di controllo, da installare in posti ben
visibili dagli automobilisti.
''I soldi sottratti in modo fraudolento agli automobilisti
attraverso gli autovelox truccati scoperti nel casertano, dovranno essere
restituiti - ovviamente comprensivi degli interessi - ai cittadini colpiti
dalle sanzioni elevate dagli apparecchi illegali. Se
non avverrà in automatico, avvieremo le dovute azioni legali nei confronti
delle amministrazioni comunali ritenute colpevoli''.
Lo afferma il Codacons, che giudica ''gravissima'' la truffa che vede coinvolti sindaci,
assessori e comandanti delle Polizie municipali.
''La vicenda dimostra in modo palese come i Comuni ormai
utilizzino strumenti illeciti e violino il Codice della Strada pur di fare cassa'', afferma il presidente Codacons,
Carlo Rienzi. ''Sospettiamo irregolarità legate ad
autovelox, semavelox e photored
anche in molte altre zone d'Italia, e chiediamo dunque alla magistratura di
estendere le indagini a tutto il territorio nazionale''.
''In
tema di sicurezza stradale - prosegue Renzi - e'
necessario un colpo di spugna eliminando tutte quelle situazioni volte a
spremere come limoni gli automobilisti. Chiediamo
quindi che i limiti di velocità siano adeguati alle strade e alla loro
percorribilità, evitando limiti bassissimi su strade veloci, imposti unicamente
per indurre l'automobilista a superarli. Gli autovelox, poi, non devono mai
essere posti dietro una curva o nascosti dalla vegetazione, e vanno segnalati
in modo adeguato solo quando siano effettivamente
installati. Infine il 100% dei proventi delle sanzioni deve essere destinato
alla sicurezza stradale''.