SCOPERTO IL QUARTO APPALTO AFFIDATO A SETOLA. FINISCE NEL MIRINO DELLE CRITICHE L’EX ASSESSORE ALLE FINANZE ERMANNO IZZO: NON HA MAI EFFETTUATO UN CONTROLLO SUI PAGAMENTI ALLE DITTE CASALESI

 

Salvatore Minieri, 04 agosto 2009

 

Scovato anche il quarto appalto affidato dalla passata Amministrazione di Calvi Risorta alla General Impianti e alla catena di ditte e società casalesi. I dati oggettivi dimostrano che il quarto lotto di lavori pubblici affidato alle ditte dei fratelli Pasquale e Giuseppe Setola a Calvi Risorta esiste e si è concretizzato nelle opere di rifacimento della circonvallazione urbana. La sigla della ditta è ben nota, la General Impianti, quella società edile che ha solo incassato e mai realizzato (clamoroso è il dato delle mura perimetrali della polivalente: 50 mila euro per una rete da pollaio del valore effettivo di 25 euro, con il beneplacito dell’ex assessore alle Finanze, Ermanno Izzo).


Proprio chi doveva vigilare sulle finanze dell’Ente, da qualche giorno è finito al centro di una durissima contestazione. L’ex assessore Ermanno Izzo, infatti, negli ultimi anni d’oro degli appalti regalati a Setola, sembrava non essersi mai accorto dell’emorragia che devastava la tenuta delle casse comunali: un altro caso di distrazione politica della passata maggioranza. Ma a tenere banco è proprio il quarto incarico conferito con la solita cordialità dalla passata amministrazione Zacchia all’affarista Casalese, Pasquale Setola. Mentre l’ex fascia tricolore interroga Caparco sulla presenza di moscerini per le strade di Calvi, spunta la delibera (firmata anche dall’ex sindaco) che affidava alla ditta di Setola il rifacimento di alcune strade cittadine: insomma, continue iniezioni di fiducia, da parte dell’ex giunta nei confronti delle aziende targate Gomorra.


Un caso davvero singolare, soprattutto alla luce delle dichiarazioni, in sede di Assise, proprio dell’ex assessore Ermanno Izzo, oggi consigliere di minoranza distaccatosi anche dal gruppo di Zacchia: “Si sta infangando il nome di Calvi con una campagna stampa diffamatoria”. Izzo non fa eccezione e conferma il trend dei vuoti di memoria che hanno già colpito l’ex sindaco e un altro ex assessore, Damiano Zona. Anche Izzo dimentica di essere stato amministratore nei tre anni di “dialogo” tra l’esecutivo, del quale era un perno, e le ditte della famiglia Setola.


Se qualcuno ha infangato è stato proprio l’esecutivo della passata amministrazione – ha detto il vicesindaco Giovanni Marrocco – si sta cadendo nel ridicolo in tutti i sensi: ma come si può accusare la stampa, che porta a galla i retroscena più scabrosi, invece di recitare un mea culpa generale. Quando si affidavano i lavori a Setola, tutti erano muti ed allineati. Oggi si accusano altre persone di infangare la città. Ma non sono stati loro ad amministrare durante gli anni ruggenti della premiata ditta Setola & Setola?”.


Calvi Risorta ha consegnato nelle mani di Setola qualcosa come quattro appalti di prim’ordine, per un valore complessivo che, a questo punto, supera di molto il milione di euro. “Io non commento – ha detto il sindaco Caparco – sono ancora in attesa di risposte alla mia unica domanda: perché quasi tutte le gare d’appalto a Calvi Risorta sono state vinte dalla famiglia Setola?” Una domanda alla quale, molto probabilmente, non risponderà nessuno, soprattutto Giacomo Zacchia, Remo Cipro (ex assessore ai Lavori Pubblici) ed Ermanno Izzo, contabile distratto nei momenti topici dei pagamenti alle ditte vincitrici di gara.