Riceviamo e pubblichiamo:

 

SE QUESTA È OPPOSIZIONE…

 

E’ ormai passato un mese e mezzo dal nostro insediamento, ed abbiamo già avuto modo di esporvi la gravissima situazione finanziaria che abbiamo trovato e che, ogni giorno, peggiora sempre più man mano che saltano fuori nuovi documenti: basti pensare che le fatture inevase sono salite a circa 3.650.000,00 €, più di 7 miliardi delle vecchie lire!!!

Ciò nonostante dobbiamo assistere quotidianamente ai teatrini offerti da alcuni ex amministratori che, invece di chiedere pubblicamente scusa per il disastro compiuto, hanno ancora il coraggio di offendere, con la loro condotta e le loro parole, l’intelligenza dei cittadini.

Uno di questi, che si qualifica come “CANDIDATO CON LA LISTA UNITI PER CALVI” – non essendosi forse accorto che la campagna elettorale si è chiusa il 7 giugno 2009 – e che ha dimenticato persino il suo nome, firmandosi come Zona Domenico (!), afferma che il sindaco ed il vicesindaco dovrebbero restituire 1.000,00 € ad ogni famiglia calena che ha avuto in concessione i loculi cimiteriali, perché così era stato da loro richiesto in svariate interrogazioni consiliari, quando erano all’opposizione.

Il cittadino “Zona Domenico” si è dimenticato di dire, però, che i consiglieri Caparco e Marrocco e gli altri componenti dei “Democratici Caleni” e dell’allora opposizione, il 9 giugno 2007 portarono in consiglio comunale la delibera n. 32, che disponeva proprio la restituzione di queste somme agli acquirenti, e che tale delibera fu bocciata in blocco da “Zona Domenico”, Giacomo Zacchia e tutti gli altri ex amministratori!!! 

Chi fosse interessato può benissimo venire in comune e prendere visione di questa delibera.

Abbiamo quindi più volte proposto interrogazioni per sollecitarne la restituzione e sapere cosa si intendesse fare di quelle somme. I cittadini hanno presentato, tra gennaio e marzo 2008, numerose richieste di restituzione cui non è mai stata data alcuna risposta, su moduli simili a quelli che l’ex assessore al cimitero dispensa in questi giorni ai cittadini.

Ebbene, quelle somme che dovevano essere restituite ai caleni sono state utilizzate per la costruzione di altre nicchiaie, attraverso una gara di appalto aggiudicata, con determina n° 194 del 18 dicembre 2008, dall’ing. Piero Cappello.

Per cui non sarà più possibile restituire i 1.000,00 €, proprio perché “Zona Domenico” ed i suoi ex colleghi di maggioranza hanno prima bocciato la nostra delibera e poi utilizzato quei fondi per altri lavori. Tale circostanza fu esposta in campagna elettorale proprio da Giovanni Marrocco, nel comizio tenutosi a Zuni il 3 giugno 2009, come potete verificare dalle registrazioni video ed audio presenti sui siti internet di Silver Mele e Claudio De Lucia.

 

Ma uno che non ricorda nemmeno il suo nome può mai ricordare questi “particolari”?

 

Polemizzano sui lavori di rifacimento delle strade chiedendo il perché i lavori siano stati interrotti. La risposta è sotto gli occhi di tutti. Dopo nemmeno un mese, i tratti di strada rifatti si trovano in uno stato pietoso, pieni di buche ed avvallamenti, sintomo del fatto che i lavori non venivano affatto eseguiti a regola d’arte. Potevamo forse permettere che si scialacquassero più di 2 milioni di € di denaro pubblico per un’opera che si sarebbe rivelata inutile? Questi due milioni di euro di cui si sono riempiti la bocca in campagna elettorale (diventati tre in alcuni comunicati dell’ex sindaco), sembrano come la nebbia di Milano in un famoso film  di Totò: “CI SONO MA NON SI VEDONO”. Quando a Gennaio 2009 scrivemmo al Commissario Prefettizio sulle irregolarità della gara d’appalto, infatti, chiedemmo che la stessa venisse momentaneamente sospesa in attesa dei pareri tecnici da parte della Cassa Depositi e Prestiti e dell’Autorità di Vigilanza.

Ed in effetti fu proprio la Cassa Depositi e Prestiti che – nella nota prot. 14703 del 3 febbraio 2009 – chiedeva chiarimenti al comune sulle irregolarità della gara da noi segnalate. Ed invece di rispondere alla Cassa, il tecnico di fiducia di Zacchia ha proseguito imperterrito sulla propria strada perché quei lavori dovevano essere fatti: c’era ancora qualcuno che credeva che quei lavori fossero il passaporto per la vittoria elettorale nonostante 5 anni di disastrosa amministrazione!

Dal 5 febbraio al 16 aprile hanno espletato le procedure di gara, e quando il 28 aprile hanno richiesto alla Cassa Depositi e Presiti le prime erogazioni su quei mutui per pagare le spese tecniche, la Cassa ha inviato diverse note al comune, protocollate il 25 maggio, in cui negava l’erogazione di quei fondi perché non era ancora stata data una risposta sulle irregolarità della gara, come richiesto nella nota del 3 febbraio. Ma questo non ha impedito all’ing. Cappello di far proseguire ugualmente i lavori (partiti il 18 maggio), nonostante gli stati di avanzamento non potessero essere pagati a causa del veto posto dalla Cassa, che permane ancora oggi.

 

Lavori aggiudicati forse irregolarmente, fatti male sicuramente e al momento

senza nemmeno copertura finanziaria. Ci vogliono altre risposte?

 

Ci addebitano i licenziamenti di personale avvenuti presso la Piscina comunale, ad opera del gestore. Ci devono però spiegare come sia stato possibile e sia plausibile ciò se non avevamo nemmeno i recapiti telefonici del gestore, tanto che abbiamo dovuti richiederli all’istruttore di nuoto Luca Capuano qualche giorno fa; se vi fosse realmente una “regia politica”, tra le persone licenziate ci sarebbe forse anche la cugina dell’assessore alle attività produttive Pietro Martino, come è invece avvenuto? Luca Capuano, che è stato candidato con Zacchia nelle ultime elezioni, sarebbe ancora lì al suo posto? Sarebbe ancora pendente una querela per presunta diffamazione che proprio il gestore della piscina ha fatto nei nostri confronti? Solo illazioni da parte di chi è abituato a ragionare in una logica clientelare e a denigrare l’avversario in ogni modo possibile.

Sulla piscina non abbiamo ancora avuto modo di intervenire ma, il primo contatto avuto qualche giorno fa con il gestore – il quale ha chiarito che i licenziamenti sono stati una sua scelta gestionale, visto che tutte le assunzioni fatte, non sappiamo quanto liberamente ma è facile immaginarlo, non erano più compatibili con il giro d’affari esistente – è già servito per mettere un punto fermo:

 

LE TARIFFE PAGATE DAI CALENI DEVONO SCENDERE

 

La cosa sembrerebbe fattibile e speriamo, già con la riapertura di settembre, di poter offrire questa lieta sorpresa ai cittadini.

Hanno parlato di istituzione di nuove tasse o di maggiorazione di quelle esistenti, ignorando che il comune non può istituire nuove tasse e che non può aumentare per legge quelle esistenti per tutto il triennio 2009/2011, fatta eccezione per la Tassa Rifiuti, legata al costo del servizio.

Hanno parlato di elevati costi della politica non sapendo che i consiglieri con delega non percepiscono un centesimo, e non dicendo che una eventuale (e molto improbabile) amministrazione Bonacci, composta da soli 4 assessori, sarebbe costata non meno dell’attuale giunta di 6 assessori, visto che quella squadra era composta in massima parte da giovani disoccupati o lavoratori autonomi che avrebbero percepito una indennità piena!

Anche sul contributo di bonifica, così come abbiamo promesso in campagna elettorale, ci siamo attivati ed abbiamo preso contatti con il Consorzio per risolvere definitivamente questa annosa vicenda: ma occorre considerare che ad agosto tutti gli enti sono di fatto non operativi, e bisognerà quindi attendere settembre per le prime risposte.

Hanno parlato anche di privatizzazione dell’acqua e di raddoppio delle tariffe! Ma dove hanno letto simili sciocchezze? Sul punto è opportuno fare chiarezza. Il sevizio idrico è gestito in economia dal comune, il quale si avvale dei pozzi comunali, dipendendo solo per una quota irrisoria dal Consorzio Idrico. Una eventuale diversa modalità di gestione dovrebbe quindi passare prima per il consiglio comunale, mentre nulla è stato fatto al riguardo. Riguardo le tariffe, quelle della depurazione e delle acque reflue sono stabilite dalla Regione e non dal comune, mentre su quelle del consumo d’acqua non vi è alcun aumento in vista ed anzi, nonostante la pessima situazione finanziaria che abbiamo ereditato, vi facciamo fin d’ora una promessa:

 

SE LE TARIFFE IDRICHE APPLICATE DAL COMUNE DOVESSERO AUMENTARE PER CAUSE DIPENDENTI DALLA VOLONTA’ DEL COMUNE

 

CI DIMETTIAMO IN BLOCCO

 

Prendetene nota: è la migliore risposta che possiate avere. Tutto il resto è noia.

 

I consiglieri di maggioranza dei “DEMOCRATICI CALENI”