L’ex sindaco e il consigliere Tina Izzo verso un’opposizione a 360°

 

Caserta24ore, 21 luglio 2009

 

Gianluca PARISI

 

Si preannuncia un’opposizione durissima quella dell’ex sindaco Zacchia, anche al costo di paralizzare l’attività amministrative dell’ente. Questo è quanto emerge dalle richieste effettuare dall’ex sindaco e dal consigliere Tina Izzo, unici due candidati eletti nella lista “Uniti per Calvi”.


L’ex sindaco “ai fini dell’espletamento del proprio mandato” ha richiesto praticamente tutti gli atti amministrativi prodotti per sei mesi a partire dal 1 gennaio. In particolare per quanto riguarda l’attività della nuova giunta Caparco, l’ex sindaco vuole vederci chiaro in merito agli “ordini di servizio ad interventi sia sulla rete idrica comunale che su tutte le proprietà comunali”.


Attraverso un’interrogazione a risposta scritta (anche se fosse stato auspicabile per maggiore trasparenza pubblica la richiesta di una risposta orale al primo consiglio comunale utile, come pure la normativa consente) Izzo Tina e Giacomo Zacchia chiedono “con quali atti si è provveduto ad organizzare e finanziare l’Estate Calena, se siano state rispettate tutte le norme in vigore sul diritto di concorrenza”.


Per quanto riguarda la bonifica di discariche abusive, Izzo-Zacchia chiedono dove siano stati conferiti i rifiuti e se sia stata chiesta autorizzazione al Commissario di Governo per l’Emergenza rifiuti in Campania. Un’interrogazione anche sul simbolo rappresentante una Colomba (lo stesso della lista dell’attuale sindaco Caparco) apparso su un muro pubblico “presso la quale (si legge nel fax avente oggetto la richiesta e inviato anche agli organi di informazione) il consigliere comunale Pepe Nicola apponeva la scritta pace”.


Interrogazione sull’interruzione dei lavori per quanto riguarda il rifacimento delle strade: si chiede il motivo della eventuale sospensione dei lavori e se resteranno così come sono, oppure se sono previsti altri interventi. Interrogazione anche sulla nascita di un ufficio stampa: in particolare i due del Gruppo Comunale “Uniti per Calvi” chiedono con quali fondi si è provveduto a finanziarlo.


Insomma queste ed altre richieste, cui l’amministrazione comunale deve rispondere entro trenta giorni per legge, sono dei chiari segnali di fumo per una ‘guerra’ politica contro Caparco & C.


Tutto ciò preoccupa non poco chi ha a cuore le sorti della cittadina calena, perchè un ostruzionismo di tale portata non farebbe altro che peggiorare le condizioni di vita dei cittadini onesti, gli unici a subire realmente e in modo vessatorio questa situazione.