SETOLA COME DIABOLIK, GIU' LA TERZA MASCHERA: ARIA INTESA

 

Vito Taffuri, 19 luglio 2009

 

Non c’è due senza tre, non esiste pasto abbondante senza ciliegina sulla torta e, a Calvi Risorta, non poteva andare diversamente. Spunta la terza ditta riconducibile a Pasquale Setola; una gemmazione di acronimi e sigle aziendali che non ha precedenti nella storia imprenditoriale campana. Dopo la General Impianti (polivalente), la Campania Appalti (rete fognaria), ecco che spunta la terza creatura setoliana collaudata tra le mura amiche di Calvi: Area Intesa, un’azienda che avrebbe una sede legale a Vairano Patenora.


Il condizionale é d’obbligo, perché, ad oggi, l’indirizzo della ditta non è stato ancora individuato, anzi, pare proprio che non esista, almeno a Vairano. A Calvi, invece, Area Intesa esiste senza dubbio, tanto da aver avuto in affidamento, dalla passata Amministrazione, il completamento delle mura di cinta del campo sportivo, e l’adeguamento strutturale degli spogliatoi della stesso stadio comunale.


Un appalto di circa 100 mila euro che ha prodotto lo stesso risultato dei lavori affidati alle altre due ditte riferibili ai Casalesi. Basta guardare le foto per capire che l’ennesimo fiume di danaro è servito solo a mettere in piedi qualche muretto traballante, spacciandolo poi per murazione solida e fatta ad arte: la stessa tecnica adottata per i lavori della polivalente di via Cales, dove sono stati spesi 50 mila euro per un muro perimetrale mai realizzato.


Siamo a tre, tre ditte, tutte riconducibili al clan Setola di Casal di Principe; tutte operanti a Calvi Risorta sotto nomi e sigle del tutto fittizi. Anche questa volta l’appalto alla ditta nella quale è implicato Pasquale Setola, è stato affidato dall’ex Amministrazione targata Zacchia, con il beneplacito ufficiale (come si legge sui cartelli) dell’ingegnere Antonio Bonacci, al tempo della gara d’appalto, capo dell’Utc di Calvi Risorta.


Un gioco di scatole cinesi, si direbbe. La metafora più calzante, a dirla tutta, è quella della Matrioska. Basta sfoderare la bambola lignea più grande, infatti, per trovarvi all’interno altre filiazioni. Ditte identiche, stesso personale, stessa dirigenza, stesso modus operandi, stessa tecnica: prendere i soldi e non concludere i lavori, tanto a Calvi nessuno avrebbe controllato il perverso sistema di lavori pubblici targati Casale. Invece no, qualcuno si è accorto che dietro l’altisonante e vaga sigla “Area Intesa” si celava sempre la stessa cordata dell’agro aversano.


Nulla di strano, si potrebbe eccepire, ma che il fratello del superboss Giuseppe Setola operasse sempre ed esclusivamente a Calvi Risorta solleva più di una perplessità, soprattutto se si pensa che il tutto è sempre avvenuto sotto l’egida della stessa Amministrazione. In soli due anni e mezzo, quindi, sono arrivate a Calvi Risorta tre ditte per i lavori pubblici più succulenti, sempre riferibili a Pasquale Setola. Sarà ancora il solito caso? Anche l’Area Intesa deve essere inserita nel novero delle coincidenze?