Riceviamo e pubblichiamo un
manifesto della giunta di maggioranza retta da Antonio Caparco,
che rappresenta il quadro economico generale di quattro anni e sei mesi di amministrazione Zacchia.
ECCO CIÒ CHE CI LASCIANO 5 ANNI DI
MALAGESTIONE
Siamo
ad un mese circa di amministrazione, ed è doveroso
darvi conto della situazione che abbiamo ereditato dopo 4 anni e mezzo di
sciagurata gestione Zacchia, e quasi 6 mesi di commissariamento.
In
pratica in cassa vi sono circa 400.000,00
€ (quattrocentomila €) di fondi non vincolati, somme cioè utilizzabili
per il pagamento, per tutto il 2009, delle spese correnti, vale a dire quelle a
cui il comune deve far fronte sistematicamente (stipendi; rate dei mutui; spese
per energia elettrica, gas e acqua; raccolta dei rifiuti; manutenzione
ordinaria del patrimonio; spese per assistenza sociale; mensa scolastica;
incarichi legali e via discorrendo). Sembrerebbero tanti ma sono
una vera inezia se si considera che:
>
Ogni
mese il comune spende all'incirca 150.000,00
€ (centocinquantamila €) per le voci elencate;
>
Vanno pagati entro il mese di luglio, al Consorzio
Idrico ed al Consorzio Unico dei Rifiuti, somme arretrate per oltre 330.000,00 € (trecentotrentamila €);
>
Vi
sono fatture per spese correnti, inevase anche da più di 3 anni, per oltre 3.150.000,00 €, (tremilionicentocinquantamila €) molte delle quali
senza alcuna copertura finanziaria o addirittura già in fase di pignoramento;
> Vi sono debiti
fuori bilancio accertati per circa 587.000,00 €, (cinquecentottantasettemila €) ed ancora da
verificare per altri 500.000,00
€ (cinquecentomila €) circa;
> Vi è la
situazione debitoria con poste italiane S. p. a. (per invio verbali autovelox)
di € 185.034,06 (centottantacinquemilatrentaquattro/06
€);
> Vi sono poi altre richieste di pagamento delle
indennità di carica relative agli anni 2007 e 2008
chieste dall'ex sindaco e dagli assessori per complessivi 145.000,00 € circa,
(centoquarantacinquemila €); sono
gli stessi che, in campagna elettorale, avevano gridato, di aver rinunciato a
tale indennità.
Nel bilancio 2009 manca di tutto. Entrate irrealizzabili per oltre 100.000.00 € (Centomila €) da un lato, ed
il mancato stanziamento di spese obbligatorie per legge assolutamente
necessarie: 100,00 € (cento €) per la manutenzione di quasi 30 km di strade
comunali; spese sociali ed assistenziali ridotte
al lumicino (tra cure termali, contributi alle famiglie indigenti e quote ai
Consorzi sociali mancano all'appello più di 50.000,00 € (cinquantamila €)
rispetto alle reali necessità); appena 7.500,00 € (settemilacinquecento
€) per la manutenzione degli edifici scolastici, nonostante ne occorrano
almeno 100.000,00 € (centomila €) per dare risoluzione al disagio
dei doppi turni: nemmeno un centesimo per la sistemazione del campo di
calcio a cinque, emblema del degrado raggiunto e fonte di pericolo per i
nostri ragazzi. Senza contare che non è stato stanziato nulla per la realizzazione dell'Estate Calena.
Dopo gli aumenti di imposte
e balzelli vari, la tassa
rifiuti, che nel 2004 era ferma ad
1,55 € al metro quadro, è prima passata a 2,17 € e poi è passata a 2.99 €,
grazie alla passata amministrazione. La tassa rifiuti è praticamente
raddoppiata nel giro di 5 anni, soltanto a causa della incapacità di far
partire una seria raccolta differenziata ed abbattere così i costi del
servizio, che devono essere coperti integralmente con le tariffe.
Ma
non finisce qui. Sempre un ex funzionario di fiducia di Zacchia, RIGOROSAMENTE
NON DI CALVI RISORTA, si è dimenticato di inviare al
Ministero delle Finanze una semplice raccomandata sul Patto di Stabilità,
benché lo avessimo invitato per iscritto a farlo. La conseguenza è che il
comune, per tutto l'anno 2009. non potrà assumere.
Questo significa, ad esempio, che non
possono essere assunti i funzionari dirigenti di settore, con il blocco totale
delle più elementari attività per tutto l’anno, visto
che il comune non dispone al proprio interno di tali figure professionali:
diventa difficile anche emettere un semplice mandato, elaborare gli stipendi,
gestire il bilancio, ottenere finanziamenti pubblici o gestire i lavori di
manutenzione del patrimonio (rete idrica, scuole, strade, piazze, cimitero....).
Verrebbe quasi la voglia di gettare la spugna e
dichiarare il dissesto finanziario. Ma noi abbiamo
sottoposto al vostro giudizio un preciso programma elettorale, ben sapendo che
la situazione che avremmo trovato sarebbe stata difficile, anche se non fino a
questo punto.
E per
noi il programma è un contratto. Per
cui, con l'abnegazione e l'esperienza che contraddistingue questa
amministrazione, raschieremo il fondo del barile per mantenere la parola
data. Ed il primo banco di prova su cui sarete
chiamati a valutarci sarà il rispetto o meno del programma dei 100 giorni. Sarà una sfida al limite
del possibile, ma crediamo di potercela fare in extremis.
I
consiglieri di maggioranza DEMOCRATICI CALENI