CAMPANIA APPALTI: IL BUSINESS A SALERNO
La Gazzetta, 15 luglio 2009
Corso Trieste, numero civico 179, Caserta.
Sarebbe bastata una visita, magari bussando due volte al portoncino
verde scuro di quell'indirizzo, per trovarsi di
fronte gli stessi "impiegati" che, qualche ora prima, erano di stanza negli uffici della General
Impianti di Casal di Principe. Non un dono di onnipresenza,
ma l'univoca paternitą delle due societą operanti nel casertano, nei salernitano, con un particolare impegno a Calvi Risorta.
Ecco svelato l'ennesimo enigma della
ditta Pagano e Setola, la stessa che a Calvi ha succhiato fior di euro per non portare a compimento nulla. La Dda di Salerno nel corso di una complessa indagine sulle
ditte operanti nell'agro sarnese - nocerino ha portato a galla l'altro pezzo della matrioska
in salsa aversana, targata Giuseppe e Pasquale
Setola. Dalla zuppa del Casale, al minestrone dei Casalesi: un intruglio di titoli, prestanome e scatole
cinesi da far impressione. La nuova faccia imprenditoriale dei Setola aveva un nome
generico, quanto il loro modo di arraffare appalti: "Campania
Appalti", appunto.
Gli investigatori salernitani
hanno accertato che, dietro quella sigla, si celava l'ennesimo satellite
operativo della General Impianti (quella ditta che a
Calvi doveva completare la polivalente, ma, in realtą, ha solo preso 440 mila
euro senza fare nulla).
Alla voce "ammodernamento ed
integrazione della rete idrica e fognaria" a Calvi
Risorta, manco a farlo apposta, č spuntata una sola ditta vincitrice
della gara: la Campania Appalti, quella riferibile proprio ai Setola. Con un
giro di 104mila euro, infatti, la cordata Casalese
aveva incassato anche la concessione dei lavori per il rifacimento delle
condotte per le acque meteoriche, di servizio e di scolo.