CASO GEA:
DOMANI PRIMA UDIENZA. IL GIUDICE SENTIRÀ I MILITARI DELL’ARMA
CHE HANNO CONDOTTO L’INDAGINE E L’EX SEGRETARIO COMUNALE BOCCIERO
Vito
Taffuri, 13 luglio 2009
Appalto
alla GEA, l’ingegnere Bonacci di nuovo alla sbarra. Si
svolgerà domani mattina, alle ore 09,30 dinanzi alla II° sezione penale
collegio “B” del Tribunale di S.Maria Capua Vetere, la prima udienza, dove verranno
ascoltati i militari dell’Arma, che hanno operato nell’indagine, il Maresciallo
Giovanni Della Vedova, della sezione PG della Procura della Repubblica
samaritana, il Maresciallo Vincenzo Martucci del
Nucleo Operativo Regionale del Comando Compagnia Carabinieri di Capua, e l’ex
segretario comunale dr. Antonio Bocciero, infine
l’imprenditore Raffaele Parisi, il quale ha fatto
scoppiare lo scandalo “GEA”.
Secondo l’accusa, infatti, Bonacci “con più atti esecutivi di un medesimo
disegno criminoso, in qualità di Responsabile
dell’Ufficio Tecnico del comune di Calvi Risorta, in violazione di norme di
legge e di regolamenti, intenzionalmente procurava a Pasquale Mauro, legale
Rappresentate del Consorzio GEA, un ingiusto vantaggio patrimoniale consistente
nella aggiudicazione della gara di “efficientizzazione
energetica pubblica sul territorio del comune di Calvi, con una procedura
palesemente illegittima e a condizioni economiche eccessivamente onerose per la
pubblica amministrazione”.
Gli articoli di legge che contemplano il caso Bonacci, sono il numero 81 cpv, 110 e 323 del codice penale. Nell’udienza di domani
compariranno in aula il Pm dr.ssa Gerardina
Cozzolino, e il giudice delle indagini preliminari,
il dr. Antonio Baldassare. A
difendere Bonacci ci sarà l’avvocato Carlo di Stavola,
mentre il proprietario della GEA sarà difeso dall’avvocato Di Silvestre Ugo,
del foro di Pescara. Si ricorda che il Bonacci reduce dell’amministrazione Zacchia,
e per i fratti sopra esposti, a già ricevuto una condanna dalla Corte dei Conti
di Napoli, per trenta quatto mila euro, mente il
comune e stato condannato a circa mille euro. Sull’intera vicenda il comune si
ritiene parte lesa, e per questo sì e costituito in giudizio.
Stessa scelta legale e stata adottata dalla Ditta Parisi,
l’imprenditore che ha prodotto le segnalazioni al Comando Stazione Carabinieri
di Calvi Risorta, agli ordini del Maresciallo dell’Arma Massimo Petrosino, che ha fatto scatenare il caso, dopo accurate e
importanti indagini dei militari caleni, hanno portato al processo. Parisi e la persona danneggiata perché, secondo la sua
teoria, la sua ditta e stata ingiustamente esclusa dalla gara di appalto, nonostante avendo tutti i requisiti mentre la
Gea non era in possesso dei requisiti elementari, come previsto dalle leggi che
regolarizzano lo svolgimento degli appalti pubblici. Insomma, domani, salvo
altri rinvii, se ne potrà sapere di più.