Un mistero sui pannelli di recinzione
dell'antico Teatro Caleno
Portale di Pignataro, 22 giugno
2009
Che fine hanno fatto i pannelli
in acciaio satinato trafugati in dal teatro della Cales antica? A formulare una ipotesi è Salvatore Minieri, addetto stampa del comune
di Calvi Risorta, che pur non scrivendo per conto dell’ente presso il quale
presta la propria opera, non si esime a rendere pubblico con un comunicato
stampa l’atroce dubbio che ha assalito lo stesso Minieri ed alcuni
neo-amministratori del comune di Calvi.
Durante un sopralluogo presso la polivalente di via
Cales, amministratori e giornalisti, hanno notato delle enormi similitudini tra
le recinzioni realizzate dalla ditta General Impianti
proprio con i pannelli spariti dall’antico teatro.
“Le ringhiere del teatro – evidenzia Minieri –,
avevano un’altezza di circa 2 metri e 20. I pannelli rinvenuti presso la
polivalente sono larghi circa 2 metri e 10 e, proprio nel punto di saldatura,
si notano evidenti tracce di taglio effettuato con un flex
elettrico”.
Altro segnale evidenziato dagli amministratori della giunta Caparco
è il fatto che sui bordi dei pannelli – disposti ora
orizzontalmente - è visibile la consunzione del metallo. In punti compatibili
con il montaggio verticale degli stessi, così come erano
installati i pannelli del Teatro di epoca romana.
Si tratta, ovviamente, solo di sospetti, che l’amministrazione Caparco porterà all’evidenza degli inquirenti, ma che, se
confermati, darebbero la misura della beffa per i cittadini di Calvi (e non
solo) che di fatto avrebbero pagato i pannelli –
attraverso le tasse – per la recinzione del Teatro, poi li avrebbero pagati per
la polivalente, e quindi per la nuova recinzione del teatro. Un tre per due al
contrario.