A Cales un parco come quello di Pompei

 

Il Mezzogiorno, 15 giugno 2009

 

Cosentino sposa la causa dell’Antica Cales, l’antica città rommana sommersa e come Pompei annuncia la costituzione graduale di un parco archeologico.


A breve è infatti prevista una riunione tra i vertici della Soprintendenza di Caserta-Napoli, il prefetto di Caserta, il sottosegretario alle Finanze, l’onorevole Nicola Cosentino e i referenti dell’Amministrazione comunale di Calvi Risorta. Unico punto di discussione sarà il rilancio, ma soprattutto la bonifica ambientale, del parco archeologico dell’antica Cales.

 

L’iter procedurale ha preso avvio sabato scorso proprio con la visita agli scavi di Nicola Cosentino che aveva promesso un immediato interessamento da parte del Governo Berlusconi. In soli 12 giorni, il sottosegretario alle Finanze ha promesso di realizzare un primo carnet di interventi per l’immenso comprensorio archeologico locale.

 

“Gradualmente, ma in maniera decisa – ha detto Cosentino – porteremo a Calvi Risorta un sistema di commissariamento e gestione del parco archeologico come quello di Pompei; parallelamente è nostra responsabilità blindare la zona, ormai divenuta un market per i tombaroli e per la committenza illegale di opere d’arte”.

 

Le parole di Nicola Cosentino hanno fatto il paio con quelle del Consigliere delegato ai Beni Culturali e alla Comunicazione dell’Ente caleno, Silver Mele. Nel corso della prossima settimana, infatti, Mele ed il portavoce dell’Amministrazione, Salvatore Minieri avvieranno una serie di contatti e trattative per portare a Calvi Antica, nella prima decade di agosto i dipinti altomedievali della Grotta delle Formelle. Le due splendide opere bizantine erano state rinvenute dalla polizia greca a bordo di un’imbarcazione nelle acque dell’Egeo. Molto presumibilmente erano il frutto di un saccheggio commissionato da un appassionato d’arte ben nascosto nella zona mediorientale. Da aprile scorso, i due dipinti sono stati allocati provvisoriamente presso gli uffici della Soprintendenza nella Reggia di Caserta. Mele e Minieri cercheranno di definire con i vertici delle Soprintendenze un calendario di esposizione all’interno della Cattedrale Romanica di Calvi Antica, dove i sistemi di videosorveglianza e un servizio di controllo telematico terrà al sicuro i due affreschi provenienti dalle laure monastiche della Calvi gotica. Un progetto che era stato annunciato da tempo; oggi sembra essere diventata una realtà per tutti i cittadini, non solo di Calvi, ma dell’intera regione Campania.

 

Il sindaco Antonio Caparco ha anche dato mandato a Mele di attivare le trattative con il museo archeologico di Santa Maria Capua Vetere, dove si trovano i resti del sarcofago della contessa Gualferada, nobile calena vissuta nell’alto Medioevo.

 

“Qui a Calvi c’è la parte frontale della tomba – ha detto Silver Mele – una perla unica della scultura plastica tardo antica; vogliamo ricostruire in toto il monumento funebre di Gualferada e renderlo fruibile a tutti gli appassionati di storia”.