Rifiuti Napoli: 15 arresti tra politici, professori e funzionari

 

Il Manifesto, 03 giugno 2009

Il tribunale di Napoli ha emesso 15 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di esponenti politici, professori universitari e funzionari della Regione Campania, nell'ambito dell'inchiesta sull'emergenza rifiuti, in particolare riguardo ai collaudi degli impianti Cdr, in grado di produrre ecoballe di combustibile dalla spazzatura.

Lo riferiscono le forze dell'ordine, il tribunale e fonti giudiziarie precisando che - secondo l'inchiesta condotta dal pm Giuseppe Noviello, Paolo Sirleo e Alessandro Milita - i collaudatori avrebbero attestato il falso poiché sostenevano la funzionalità degli impianti e quindi la capacità di produrre cdr e fos (frazione organica stabilizzata) a norma.

"L'oggetto della investigazione, che non ha toccato aspetti di criminalità organizzata, ha riguardato i lavori delle commissioni di collaudo degli impianti di produzione di Cdr realizzati dalla Fibe e Fibe Campania su appalti banditi dal commissariato di governo per l'emergenza rifiuti in Campania nel 1999", si legge nella nota della procura partenopea, in cui si precisa che i reati ipotizzati sono "diverse fattispecie di falsità ideologiche in atto pubblico".

Fibe e Fibe Campania sono controllate del gruppo Impregilo.

Secondo quanto scrive inoltre la procura, ai membri delle commissioni di collaudo sono stati contestati certificati in cui "si attesta falsamente" che Fibe e Fisia -- anche quest'ultima controllata del gruppo Impregilo -- avrebbero mantenuto gli impegni previsti dai contratti di appalto.

MACCHINARI MODIFICATI

"Le indagini hanno dimostrato come taluni macchinari essenziali, diversi dai progetti approvati, siano stati modificati dall'appaltatore senza autorizzazione della stazione appaltante e senza che i collaudatori abbiano constatato la accertata difformità", si legge ancora nella nota della procura.

Secondo quanto riferito da una fonte giudiziaria, tra i destinatari delle ordinanze ci sono anche l'attuale presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, all'epoca dei fatti contestati docente membro della commissione collaudo, Claudio De Biasio – ex subcommissario del sottosegretario Guido Bertolaso, più volte impiegato nel commissariato per i rifiuti e attualmente alla Protezione civile - Giuseppe Vacca, direttore dei lavori del termovalizzatore di Acerra, in funzione dal 26 marzo scorso, e all'epoca dei fatti direttore dei lavori nei Cdr.

Le attività dei Cdr, dal 2005 fino a circa un anno fa, ha prodotto diversi milioni di ecoballe che restano stoccate in Campania e per le quali ancora non si è trovata una soluzione di smaltimento, poiché non essendo a norma non possono essere bruciate nei termovalorizzatori all'avanguardia.

Attualmente i Cdr continuano a trattare i rifiuti ma in modo diverso da quanto previsto.