INDAGINI A
TRECENTOSESSANTA GRADI: LE CONDIZIONI DELL’AGENTE PENITENZIARIO MIGLIORANO
Vito
Taffuri, 01 giugno 2009
E’
ancora giallo a Calvi Risorta, dove un agente della
polizia penitenziaria, Silvestro Marrapese, 43 anni,
in servizio al carcere di Carinola, nella tardissima
serata di ieri l’altro è stato trovato in fin di vita dal suo cane nei pressi
della sua abitazione. L’uomo è stato ricoverato in gravi condizioni
all’ospedale Melorio di Santa Maria
Capua Vetere, con una ferita tra il torace e la
spalla in seguito a un colpo di pistola.
E qui ci si accapiglia per capire cosa sia successo davvero. Di
chi fosse realmente la pistola e quanti colpi sono stati sparati dalla stessa
arma. Si parla di 7 proiettili, a parte quello che ha raggiunto il caleno. Lo stesso poi, la scorsa settimana fu colpito da un
altro infortunio: in seguito al quale si rese necessaria la fasciatura della
mano sinistra. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Capua e della locale
stazione. Le indagini sono a trecentosessanta gradi. Si seguono tutte le piste
senza escludere l’ipotesi di un tentativo di suicidio che sembra però sempre più
remoto.
Più facile pensare ad una ritorsione da parte, Dio non voglia, di un creditore.
Sembra, infatti, ma la circostanza è in attesa di
conferme, che nell’abitazione del poliziotto, sia stato trovato un foglio con
una frase appena abbozzata “vi voglio bene io me ne vado”. L’uomo, comunque, non avrebbe mai manifestato intenti suicidi. La
pistola, forse quella di ordinanza, però, è stata
rinvenuta vicino al suo corpo. Il poliziotto penitenziario è stato trovato
presso un cantiere in via di completamento, di proprietà di un
impresa del luogo e adiacente alla sua abitazione in via Cappella, nel
quartiere dei Martini di Visciano. A dare l’allarme
sono stati i figli (la moglie è fuori regione) che insospettiti dal mancato
rientro del genitore, hanno chiamato i carabinieri.
Ma il merito del ritrovamento è del cane di famiglia,
un meticcio, che una volta lasciato libero si è diretto sul posto e ha
cominciato ad abbaiare in maniera insistente. Poi la
disperata corsa, a bordo di un’ambulanza del 118, all’ospedale di Santa Maria Capua Vetere, dove è stato
ricoverato in gravissime condizioni. Le sue condizioni sono in via di
miglioramento.