L’ARCHEOCLUB CALENO
“RACCOMANDA” CALES ALLA PRESIDENTE NAZIONALE
Caserta24ore,
23 maggio 2009
L’Antica
Cales sarà inserita nel “Gran Tour” nazionale dell’Archeoclub
d’Italia e nel “Libro Bianco delle Chiese Aperte” di
prossima pubblicazione e curato dall’Archeoclub per
il Santo Padre, Papa Benedetto XIII. La Sezione calena
dell’Archeoclub d’Italia, grazie al suo presidente
prof. Paolo Mesolella, è riuscito
ad ottenere questo importante risultato durante l’incontro dei Presidenti delle
sezioni locali campane dell’Archeoclub che si è
tenuto, ieri mattina, presso il Teatro Garibaldi a Santa Maria
Capua Vetere.
Il
coordinamente delle sedi della Campania, infatti,
presieduto dalla Presidente nazionale dell’associazione, dott.ssa
Clelia Arduini, in arrivo da Roma, ha mostrato molto interesse al Problema Calvi. Ed in particolare alla
basilica paleocristiana di San Casto Vecchio, abbandonata tra i rifiuti, al
Cristo Crocifisso affrescato nella grotta dei
Santi,tra l’apostolo S. Giovanni e la Madonna, e al fatto che in una città
antica di così grande importanza come Calvi, manca ancora un museo civico e
archeologico. Un contenitore che basterebbe per riportare a
Calvi, gli affreschi bizantini asportati dalle Grotte dei Santi e delle
Formelle, il sarcofago medievale della contesa Gualferada
e i vari oggetti d’arte esposti nei musei archeologici di Teano, Capua, S. Maria Capua Vetere ed Alife.
All’incontro
di ieri, promosso dall’Archeoclub di Santa Maria, (presiedente Antonio Crisci),
oltre alla Presidente Arduini c’erano anche i
consiglieri nazionali Rosa Anatriello, Rosario della
Valle, Antonio Pecoraio ed i Presidenti delle sedi campane: Giuseppe Petrocelli di Atella,
Rosa Anatriello di Acerra,
Ugo Zannini di Falciano del Massico,
Paola Greco di Mondragone, Raffaele Coppola di Nocera, Michela Tappeti di Torre del Greco, Giovanni
Narciso di Fregneto L’Abate (BN), Erminio Zona di
Calvi Risorta. E poi i responsabili del e sedi di S.
Agata dei Goti, Nola e Casaluce
“Bisogna risvegliare l’interesse per l’associazionismo – ha
detto la Presidente Arduini. Oggi la passione per
l’Archeologia è assopita ed è rimasta ad uso e consumo dei pochi addetti ai
lavori. Ma questo modo di fare non crea interesse né
attenzione sui beni da valorizzare. Invece le nostre sedi
devono risvegliare questa passione in tutti, non solo ai soliti noti. A
tale scopo è previsto un corso di formazione a Nocera
il 4 e 5 settembre prossimo”.
Da
parte sua il Presidente dell’Archeoclub caleno Paolo Mesolella, nel suo
intervento ha messo in evidenza lo stato di abbandono
in cui versano la cattedrale di S. Casto Vecchio, le Grotte bizantine dei Santi
e delle Fornelle, i cunicoli etruschi, l’anfiteatro,
le Terme Centrali e di San Leo. Ha denunciato infine la mancanza cronica di un
museo archeologico in una città che può considerarsi un’altra Pompei.