UNA PIAZZA FINITA A META’:
SCATTA LA PROTESTA DI ALCUNI CITTADINI
Vito
Taffuri, 11 maggio 2009
Lavori
incompleti per il rifacimento del manto stradale a Piazza Giovanni XXIII nella
frazione di Petrulo di Calvi Risorta, scatta la
protesta di alcuni residenti: certi politici sono solo
buoni a fare annunci con i manifesti per opere mai completate. Una cosa è certa,
c’è una presenza di un dislivello che tradisce un lavoro finito a metà e che
costituisce un pericolo per gli automobilisti di passaggio, che rischiano di
spaccare una gomma, su un fondo stradale appena rifatto.
Di fronte a tutto questo, fa semplicemente sorridere un certo manifesto con cui
certi sindaci si attribuiscono la paternità di opere
che, o sono state solo inaugurate (mentre la loro realizzazione è un fatto che
risale ad anni e anni prima) o non sono state completate, oppure, peggio ancora,
non posseggono i requisiti e i collaudi richiesti per essere giudicate delle
opere aperte al pubblico, come la Polivalente, lavori eseguiti dalla ditta General Impianti di Pagano Massimiliano, socio con Pasquale
Setola, fratello del noto boss del gruppo dei casalesi,
arrestato lo scorso gennaio.
Per quanto accade, il gruppo politico della colomba di Antonio
Caparco, pensa di produrre un manifesto con tutte le
opere a metà, e con tutti i guasti e le cose che non vanno in città, per una
migliore divulgazione di fatti e verità scomode. Più in
generale, tutti i cittadini caleni avrebbero piacere di vedere manifesti
prodotti dai sindaci con l’elenco delle cose da fare, anche se si tratterebbe,
in questo caso, di ricoprire di manifesti tutta la città.
Una cosa è sicura, ai primi danni gli automobilisti non perderanno tempo a rivolgersi all’autorità per denunciare gli autori delle opere a metà, come già successo l’anno scorso per gli spogliatoi del campo di calcio, dove addirittura manca la pavimentazione all’interno della struttura, e che adesso costituiscono una vergogna pubblica e un pericolo per la pubblica e privata incolumità.