SI TORNA AL VOTO NONOSTANTE LE TANTE “INCHIESTE GIUDIZIARIE”. CALVI RICOMINCIA DA TRE

 

Salvatore Minieri, 10 maggio 2009

 

Il più classico dei “Ricomincio da tre”, la più scontata griglia di partenza per le elezioni comunali, alla fine, è risultata quella ufficiale. Insomma, Calvi Risorta era già una città equamente tripartita tra centrodestra, resti della sinistra e una coalizione civica uscente; oggi, si conferma la voglia di tre poli, di una diversificazione che, almeno a Calvi, fa bene alla politica ma soprattutto al ventaglio di scelta dell’elettorato. Caparco, Zacchia e Bonacci, i tre candidati alla poltrona numero uno del glorioso e vivacissimo Municipio dei caleni.


Tra storia romana antica, veleni giudiziari moderni, arresti ed inchieste, si è deciso di dare alla città tre scelte. Quella di Antonio Caparco, ex sindaco, uomo rigoroso che ha selezionato e scremato decine di nomi, prima di assemblare la sua squadra, un gruppo che, guardando i nomi messi in campo da Caparco, punta tutto sulla trasparenza e sulle professionalità specifiche. Il nome forte nella lista di Caparco, inutile negarlo, è quello di Giovanni Marrocco che con l’indiscussa capacità di mediare e tessere la tela della Calvi futura, sembra essere già pronto a candidarsi alla carica di sindaco fra cinque anni.


Insomma, idee chiarissime per la squadra dell’ex primo cittadino Caparco e un programma che, dopo decenni di torpore, guarda dritto alle problematiche giovanili e alle emergenze di una cittadina meravigliosa come Calvi Risorta. Il premio per la coerenza andrebbe già assegnato ad Antonello Bonacci, giovane ed affidabile leader della sinistra che non ha perso nemmeno un millimetro al cospetto dei due grandi big Caparco e Zacchia. Bonacci ha fatto una scelta di logicità inattaccabile: alternativo ai suoi sfidanti, come aveva promesso.


Il giovane candidato sindaco non parte come sparring partner, anzi, potrebbe essere una sorpresa clamorosa all’apertura delle urne. Giacomo Zacchia, il sindaco uscente ripresenta per la quasi totalità la squadra che lo ha accompagnato fino alla caduta della sua maggioranza. Tra critiche e recriminazioni, ma esemplare per la coesione che ha saputo mantenere all’interno della sua compagine politica. Gli ultimi arrivi in ordine di tempo nella lista di Zacchia non sono clamorosi, anzi, l’ex fascia tricolore sembra confermare la sua linea politica imperniata su valori moderati.