PARTE DA CALVI RISORTA LA
SOLIDARIETA’ VIA FACEBOOK ALL’ASSESSORE CAPOBIANCO
Il
Mattino, 03 maggio 2009
ANTONIO PASTORE
L’ultima nota che ha potuto inserire è delle 0,55 del 28 aprile. Franco Capobianco,
ex assessore provinciale e consigliere comunale del Pd,
in procinto di essere messo agli arresti domiciliari perché accusato di
corruzione nell’inchiesta sull’impianto a biomasse di
Pignataro, da assiduo frequentatore di Facebook a quell’ora lanciava
agli amici (719 i suoi, censiti dal social network più famoso al mondo) un
«Porta a porta...Franceschini...bene..!!! meglio...». Subito raccolto da Achille Natalizio: «Ci
accontentiamo di poco...». Poi il vuoto - l’arresto, lo sconcerto, il
passaparola - fino alle 21 e 20.
È Peppino DE LUCIA a farsi vivo per primo sul suo spazio web:
«Franco...tranquillo! La verità verrà fuori... te lo auguro...
e continuerai, come sempre, a testa alta».
Il tappo è saltato, vien
giù come una slavina la solidarietà del popolo di Facebook per l’ex assessore ai domiciliari. Persone note e
meno note, politici e professionisti, conoscenti e contatti dal profondo della
rete lasciano il loro post-it sperando che prima o poi il destinatario lo possa leggere.
«Chi ti conosce in fondo sa che persona
sei... Abbi fiducia nella magistratura - dichiara Giovanni Delle Cave mercoledì
alle 10 e 32 - e vedrai che alla fine verrà fatta giustizia». Si va dal
sintetico «Ciao, ti sono vicino» di Riccardo Bonafiglia
alle citazioni dotte tipo «Caro Franco, ”passerà anche questa stazione, senza
fermate”. Ne uscirai prestissimo e con la dignità di sempre» di Roberto
Malinconico. Dallo stile asciutto di Raffaele Cutillo
(«Solidarietà assoluta a te»), di Paolo Guarino («Un abbraccio, Franco») e
Piero Riello («Andrà tutto bene») alla rivendicazione
di Arturo Di Palo. Il quale proclama alla gente della
rete di essere favorevole come Franco alle energie
rinnovabili, che come lui lo avrebbe detto sui giornali e ai convegni, che
avrebbe parlato di ricadute occupazionali e cercato di convicere
gli oppositori: «Anche io - conclude incassando un
Bravo Arturo dal primo commento - avrei fatto politica».
Un torrente in piena. Firmato Jolanda Capriglione,
Nicola Narducci, Vincenzo Girfatti,
Annamaria Perrone, Celestino Sarnelli,
Carlo Marino, Roberto Solofria.
«Franco caro ti ho inviato un sms ma non credo - scrive alle
13 e 42 di mercoledì Maria Alessandra Gatto - l’abbia
potuto leggere...». È l’ora della sincerità: «Caro Franco non ho mai nutrito
molta simpatia per te in oltre quindici anni di comune militanza nei partiti
della sinistra ...ma ti ho sempre stimato - dice Carmine Guarriello
- per l’intelligenza e l’acume politico. In questa triste
vicenda ti sono umanamente e politicamente vicino...».
Un mercoledì interminabile, di emozioni e di appelli. A decine e decine scrivono,
incitando l’amico «a non mollare».
Anche da Pignataro Rossella Borrelli del Pd interviene per dichiarare pubblicamente che mai
l’assessore ha fatto pressione su di loro e che la responsabilità di questa
vicenda è di altri. Ma i messaggi più affettuosi sono
senza dubbio quelli di Natalizio. «Mi dicono che non vuoi mangiare, in linea di
massima non è un male così dimagrisci un po’ visto che
eri diventato chiatto. Cerca di reagire caro amico
mio...passerà anche questo».