APPALTO PER LA PUBBLICA
ILLUMINAZIONE: IL TRIBUNALE SAMMARITANO CONFERMA LE ACCUSE SULL’EX ING. COMUNALE
Vito
Taffuri, 30 aprile 2009
Un'altra
pesante tegola piomba sulla casa comunale, il riconoscimento delle
responsabilità in sede penale, dell’ex responsabile dell’ufficio tecnico del
comune di Calvi Risorta, Antonio Bonacci. L’udienza si
è svolta questa mattina nella sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dove il
presidente, il Dott. Antonio Baldassarre ha decretato
il rinvio a giudizio con le stesse motivazioni emerse in sede civile, sia per
il funzionario che operava durante l’amministrazione dell’allora Sindaco
Giacomo Zacchia, e del proprietario della società Gruppo Energia Abruzzese, in
sigla GEA.
Insomma, un piccolo imprenditore che si è fatto valere
servendosi della giustizia, denunciando ogni cosa, mettendo in luce le magagne
sull’appalto della luce pubblica. Naturalmente servendosi del lavoro indagatorio dei militari della locale stazione retta dal
Maresciallo Maggiore Aiutante Massimo Petrosino e il
suo Vice Rosario Monaco, che in effetti, raccoglievano le prime denuncie nel ottobre 2007, seguite da altre nel novembre 2007, e poi
un informativa di reato nel giugno 2007, che ha fatto scoppiare il caso, dopo
le segnalazione dell’imprenditore Raffaele Parisi. Il
7 maggio 2008 l’inchiesta arriva ad una svolta: il P.M. dr.ssa Gerardina Cozzolino chiedeva e
otteneva il rinvio a giudizio dell’ing. Antonio Bonacci e del sig. Pasquale
Mauro per le succitate ipotesi di reato, ed il 30/10/2008 veniva
fissata l’udienza per 11 dicembre 2008, che poi veniva rinviata alla data di
oggi che ha visto il rinvio a giudizio, per entrambi.
Infatti, le accuse sono state confermate nell’udienza di questa mattina il
Bonacci “con più atti esecutivi di un medesimo disegno criminoso, con
l’incarico di Responsabile dell’Ufficio Tecnico del comune di
Calvi Risorta, in violazione di norme di legge e di regolamenti,
intenzionalmente procurava a Pasquale Mauro, legale Rappresentate del Consorzio
GEA, un ingiusto vantaggio patrimoniale consistente nella aggiudicazione della
gara di “efficientizzazione energetica pubblica sul
territorio del comune di Calvi, con una procedura palesemente illegittima e a
condizioni economiche eccessivamente onerose per la pubblica amministrazione”.
Gli articoli di legge che contemplano il caso Bonacci, sono il numero 81 cpv, 110 e 323 del codice penale. Nell’udienza di oggi c’era l’avvocato Carlo di Stavola,
per Bonacci, mentre, per il proprietario della GEA difeso dall’avvocato Di
Silvestre Ugo, del foro di Pescara. Si ricorda che il Bonacci reduce
dell’amministrazione Zacchia, e per i fatti sopra esposti, ha già ricevuto una
condanna dalla Corte dei Conti di Napoli, per trentaquattomila
euro, mente il comune è stato condannato a circa mille euro. Sull’intera
vicenda il comune si ritiene parte lesa, e per questo si è costituito in
giudizio.