Si torna al voto a Calvi dove la Camorra prendeva appalti per milioni di euro e dove gli autovelox sono impallinati

 

Il Mezzogiorno, 25 aprile 2009

 

(g.p.)

 

La cittadina dell’Agro Caleno, oggi retta dal commissario prefettizio, è stata al centro delle polemiche in passato, quando, in barba alle norme antimafia, si è saputo degli appalti milionari per dei lavori pubblici effettuati dall’azienda del fratello del boss Setola di Casal Di Principe.

 

Sul comune era insediata una commissione d’accesso di nomina prefettizia che avrebbe dovuto vigilare anche su questo. D’altra parte l’azienda del fratello di Setola, il boss che fuggì attraverso le fogne e fu poi arrestato nella zona di Cassino, aveva lavorato anche per l’Ente provincia di Caserta, anche se con appalti di importi inferiori.


La commissione d’accesso, che avrebbe dovuto verificare improbabili infiltrazioni camorristiche nella gestione dell’Ente, ha stilato una relazione per la quale non sono stati ravvisati estremi per lo scioglimento del consiglio comunale (che intanto è caduto) da parte del Ministero dell’Interno.
In occasione delle scorse elezioni comunali ci fu un’inchiesta da parte dei carabinieri per verificare se ci fosse stato condizionamento al voto da parte di ambienti legati alla criminalità organizzata.


Alla fine l’amministrazione è caduta per le dimissioni della maggioranza dei componenti del consiglio comunale ed il prossimo mese di giugno si tornerà alle urne in un clima di quasi totale disinteresse da parte dei cittadini, se si esclude per gli addetti ai lavori.


Così si ritorna al voto a Calvi Risorta, il paese dove gli autovelox sono impallinati.


Due le liste che si contendono i voti dei cittadini caleni: una facente capo a Antonio Caparco e Marruocco Giovanni, il primo ex sindaco nei primi anni ‘90, il secondo affermato professionista medico alla sua prima esperienza in politica; l’altre quella del sindaco uscente Giacomo Zacchia.

 

Altre due liste, composte in prevalenza da giovani, tra cui Giovanni Lombardi figlio dell’ex consigliere di Alleanza Nazionale dott. Benedetto Lombardi e Antonello Bonacci già candidato alle scorse elezioni provinciali nelle fila dei Verdi cercano di mettere lo sgambetto ai vecchi noti della politica calena.


Cassio Izzo uno dei volti nuovi, sulla questione ironicamente dichiara: …da quando a Calvi c’è il commissario prefettizio noto che alcune cose funzionano meglio, forse in alcuni paesi come il nostro - conclude - la presenza di un’autorità esterna che gestisce il comune, non è poi cosa tanto negativa.