IL DESTINO DEL COMUNE DI CALVI RISORTA SEMBRA INCROCIARSI CON QUELLO DI VILLA
LITERNO
Vito
Taffuri, 25 aprile 2009
Nel
Consiglio dei Ministri del 23 aprile scorso – tenutosi simbolicamente a L’Aquila, città devastata da un violento e funesto
terremoto – è stato deliberato lo scioglimento del comune di Villa Literno per infiltrazioni camorristiche.
Ed è curioso come vi siano non poche analogie che
accomunano il destino di Villa Literno e quello di
Calvi Risorta.
Il
comune di Villa Literno, retto da un’amministrazione
di centro-sinistra guidata dal sindaco Enrico Fabozzi,
è stato sottoposto alle ispezioni di una Commissione d'accesso che si è
insediata il 5 dicembre 2007; il 1° agosto 2007, invece, analoga Commissione si
era insediata al comune di Calvi Risorta, in seguito
alle numerose segnalazioni dei consiglieri di opposizione e delle tante
interrogazioni del senatore Emiddio Novi, all’epoca componente della
Commissione bicamerale antimafia. Ma lo stesso Novi aveva prodotto una pungente
interrogazione anche per il comune di Villa Literno,
interrogazione che riportiamo integralmente in calce
al presente articolo. Nella stessa il senatore Novi si sofferma innanzitutto
sulle aggiudicazioni di gare d’appalto, conseguite con ribassi di circa il 5%
sul prezzo a base d'asta contro una media provinciale del 30-35%; un pò come successo con l’amministrazione Caparco,
che aggiudicava gare con un ribasso del 30% contro ribassi intorno all’1% da parte dell’amministrazione Zacchia.
Nel corpo dell’interrogazione di Novi sul comune di Villa Literno
compare anche il nome dell’ingegnere Claudio
Valentino, che nel suddetto comune ricopriva l’incarico di Responsabile
dell’Ufficio Urbanistico. Stiamo parlando dello stesso ing. Valentino di
Caserta che l’ex sindaco Zacchia aveva messo prima a
capo del settore tecnico comunale e che – una volta sostituito con il
rientrante ing. Antonio Bonacci – è stato poi nominato direttore dei lavori di
completamento dell’edificio polivalente condotti, come oramai ben noto, dalla “General Impianti s.a.s.” dei
fratelli Setola; lo stesso Valentino che, unitamente al RUP ing. Bonacci, ha
autorizzato pagamenti alla ditta del boss per lavori eseguiti in difformità del
progetto e del capitolato d’oneri per 67.235,61 €. Ma accomunati sono anche i
due ex sindaci, Fabozzi e Zacchia, che lo avevano messo a capo dei rispettivi uffici tecnici. Gli
stessi erano stati infatti designati, con la
benedizione politica dell’ex presidente De Franciscis
alla carica di Presidente e Vice-presidente del Consorzio Unico dei Rifiuti. Fabozzi fu effettivamente eletto, il 29 dicembre 2008,
Presidente del Consorzio – carica dalla quale decadrà
con effetto immediato – grazie al voto determinante di Zacchia che, in quel
giorno, non era però più sindaco già da due ore, dopo le dimissioni rassegnate
contestualmente da 9 consiglieri comunali; e proprio per questo motivo Zacchia
uscì fuori dal novero dei papabili alla carica di Vice-Presidente, poiché alla
stessa potevano aspirare solo i sindaci dei comuni Consorziati o i loro
delegati.
Zacchia ha dovuto così ripiegare sul comitato direttivo dell’ASI, forte dello
sponsor di De Franciscis e di Piero Cappello, che ha
così “ricambiato” la nomina a responsabile dell’ufficio tecnico di Calvi
Risorta da parte di Zacchia. L’era Fabozzi è ora arrivata
al capolinea, mentre il responso sull’era Zacchia
verrà dato nelle prossime settimane. In caso di scioglimento per infiltrazioni camorristiche, Zacchia decadrà anche dalla carica di membro
del comitato direttivo dell’ASI e risulterà, con
l’imminente approvazione del decreto sicurezza, incandidabile
alle successive tornate elettorali per il rinnovo del consiglio comunale e
provinciale. In altri termini, una simile decisione equivarrebbe alla fine
politica di Giacomo Zacchia.
Interrogazione
a risposta scritta 4-01284 presentata da EMIDDIO NOVI mercoledì 7 febbraio 2007
nella seduta n. 104 NOVI - Ai Ministri dell'interno e della giustizia -
Premesso che, per quanto risulta all'interrogante:
attualmente le aggiudicazioni di gara di pubblico incanto per appalto di lavori
nel Comune di Villa Literno vengono conseguite con
ribassi di circa il 5% sul prezzo a base d'asta mentre la media provinciale e
la media negli anni delle precedenti amministrazioni dei ribassi è pari al
30-35% (si veda, ad esempio, il verbale della gara di pubblico incanto per
l'affidamento dei lavori di arredo urbano in via Vittorio Emanuele III
nell'anno 2000 - importo a base d'asta di circa 1.900.000 lire ed
aggiudicazione per circa 1.200.000 lire);
l'affidamento
della gestione del cimitero è avvenuto con l'avviso di pubblicazione sulla
Gazzetta Ufficiale che indica Villa Literno come un
comune in provincia di Cagliari (vi è indicato "CA" e non
"CE" ) e quindi, di fatto, limitando il numero dei potenziali
concorrenti (tale circostanza fu evidenziata per iscritto e protocollata da un
cittadino prima dell'espletamento della gara, senza che si producesse la
rinnovazione degli avvisi ed il ripristino delle corrette regole di pubblicità
e trasparenza);
il riposizionamento dell'ufficio postale (o di altro ufficio
non comunale) mediante l'affitto di locali ristrutturati con fondi di Agrorinasce produce la distruzione e l'irreversibile
trasformazione di opere realizzate con fondi pubblici; l'Ufficio dell'Anagrafe
è ubicato nel palazzo Mazzarella locato dal 1997;
con
deliberazione della Giunta municipale n. 138 del 21 luglio 2000 il Comune di
Villa Literno provvide al rinnovo del fitto relativo
ad un locale per Centro sociale al corso Umberto I e tale fitto tuttora
perdura;
con
determina n. 1432 del 15 luglio 2004 del responsabile dell'Ufficio
socio-assistenziale e culturale (visto il decreto sindacale n. 6 del 28
novembre 2003) il Comune di Villa Literno affitta un
locale per Centro sociale per anziani in piazza Marconi
e che fitto tuttora perdura; con deliberazione della Giunta municipale n. 116
del 20 settembre 2005 il Comune di Villa Literno ha
affittato un locale in via Feniculenze da destinare a
Circolo culturale e tale fitto tuttora perdura con occupazione di suolo
pubblico recintato sia nella parte antistante al circolo stesso sia
nell'attiguo bar senza che l'ufficio segreteria, debitamente richiesto, abbia
fornito elementi circa l'ammontare del canone di locazione o la semplice
attestazione del pagamento di un canone per occupazione di suolo pubblico o di
un provvedimento concessorio;
con
deliberazione della Giunta municipale n. 40 del 12/4/2001 l'allora sindaco
Tavoletta aveva affittato un locale in piazza Marconi
denominato "Sala Polivalente" per un impegno di spesa pari a 13.428
euro per ogni anno e per tre anni;
con
deliberazione della Giunta municipale n. 19 del 25 febbraio 2005 l'attuale
sindaco Fabozzi ha provveduto alla rideterminazione del fitto del locale in piazza Marconi denominato prima "Sala Polivalente" e poi
"Sala Splendore" per un impegno di spesa pari a 43.200 euro per ogni
anno accollandosi una maggiore spesa di circa 30.000 euro annui (esattamente
29.773 euro) producendo un incremento del 321% nella fase di rinnovo con
stravolgimento di una semplice richiesta di adeguamento e passando da un
impegno da tre a nove anni accogliendo l'apposita relazione di determinazione
del nuovo canone di 3.000 euro mensili con un aggiunta di altri 600 euro
mensili per attrezzature audio realizzandosi alla fine un canone più spese pari
9.86 euro per metro quadro;
con
deliberazione della Giunta municipale n. 119 del 29/9/2005 il Comune di Villa Literno ha aperto un Centro di documentazione e studi
"Ambiente e legalità" presso il Centro sociale di piazza dei Poeti
approvando un protocollo d'intesa con Legambiente e Agrorinasce; Agrorinasce S.r.l. -
"Agenzia per l'innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del
territorio" quale società consortile tra i Comuni di Casal di Principe, Casapesenna, San Cipriano
d'Aversa e Villa Literno (del cui Consiglio di amministrazione,
per quanto consta, fanno parte funzionari della Prefettura di Caserta), con
fondi comunitari compresi nel Programma operativo multiregionale
"Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia" e con i fondi
regionali aveva ristrutturato i predetti locali, compresa la palestra annessa
alla scuola materna; Poste Italiane S.p.A. è una società per azioni che svolge
anche un servizio privatistico; dal 24 febbraio 2006
il Sindaco offriva alle Poste Italiane S.p.A i locali
della palestra della scuola materna (sottraendone la disponibilità per i
piccoli alunni della predetta Scuola);
il 28 luglio 2006 lo stesso sindaco metteva a disposizione i locali scolastici
siti in piazza dei Poeti corrispondenti all'ex palestra della scuola materna
statale; il 27 settembre 2006 le Poste quantificano la propria esigenza in 210
metri quadri, chiedono indicazioni in merito alla disponibilità del locale e
alla quantificazione del canone ponendo la condizione essenziale che siano
realizzati dei lavori di riqualificazione del contesto in cui si trovano i
locali individuati per consentire l'accesso agli stessi sia da via Carducci sia
da piazza dei Poeti passando in mezzo allo spazio della scuola materna statale;
con deliberazione della Giunta municipale n. 141 del 3 ottobre 2006 questo Ente
richiamando il carteggio intercorso offre alle Poste Italiane S.P.A. la disponibilità dei locali della ex palestra della
scuola materna per il riposizionamento dell'Ufficio
postale di Villa Literno nominando responsabile del
procedimento il responsabile del servizio urbanistico, ING.
CLAUDIO VALENTINO, lo stesso dirigente che ha redatto la congruità per la
"Sala Splendore" di cui sopra determinando congruo il canone mensile
di 3.000 euro per i 365 metri quadri del predetto immobile con l'aggiunta di
600 euro mensili per il comodato d'uso delle apparecchiature ivi esistenti
giustificando un incremento effettivo della spesa totale del 321%, ed inoltre
tale canone fu incrementato nonostante il locatore avesse ottenuto il vantaggio
di sgravarsi della servitù delle uscite di emergenza poste all'interno del
cortile privato - non è noto se per tale opera di modifica di prospetti fu
rilasciata concessione edilizia come previsto dal decreto del Presidente della
Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 - Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia edilizia; il 13 ottobre 2006, congiuntamente, il
responsabile del procedimento ed il sindaco Fabozzi
comunicavano alle Poste Italiane S.p.A. (all'attenzione dell'ing. Giuliano
Teodoro) che si riteneva congruo il canone mensile di 750 euro per i 210 metri
quadri richiesti (pari a circa 3.57 euro al metro quadro); Poste Italiane
S.p.A. nel giugno 2003 aveva stipulato un contratto (ora rescisso) di locazione
con un cittadino di Villa Literno impegnandosi a
corrispondere 850 euro mensili per 12 anni per un locale di 150 metri quadri
ritenendo congruo un canone di 5,66 euro per metro quadro; la moglie del
proprietario dell'immobile oggetto della lievitazione di prezzo figurava nel
manifesto pubblicitario della campagna elettorale dei DS per il rinnovo del
Consiglio provinciale di Caserta; i lavori pubblici per il Comune sono
appannaggio di imprese di Casal di Principe i cui titolari sono stati soci
dell'attuale Sindaco; i lavori per la discarica "dello Spesso" sono
stati effettuati dalla General Costruzioni di
Salvatore Tamburino padre dell'Assessore al comune di villa Literno
Nicola Tamburino; per quanto consta, solo negli ultimi tempi sono stati
concessi 250.000 euro ad associazioni per feste e per gli straordinari ad
alcuni dipendenti; i lavori per l'illuminazione, per oltre 1.500.000 euro, sono
effettuati da una ditta intestata ad una cognata del boss Guido Mercurio ed
eseguiti dal marito di questa, si chiede di sapere: quali provvedimenti di propria
specifica competenza i Ministri in indirizzo intedano
assumere circa il trattamento, a giudizio dell'interrogante, "di
favore" riservato alle Poste Italiane dal Sindaco e dalla Giunta
Municipale di Villa Literno (che, quando si tratta di
locare immobili da privati ritiene congruo il canone di 9.86 euro per metro
quadro e quando, invece, si tratta di locare ad altri un proprio bene
ristrutturato, oltretutto, con fondi comunitari e regionali e per finalità
pubbliche e di sicurezza sociale, ritiene congruo il canone di 3,57 euro al
metro quadro, pur essendo stato registrato tre anni fa un contratto analogo tra
le Poste ed un privato a 5,66 euro per metro quadro), nonché circa la delicata
gestione dei lavori pubblici sino ad oggi effettuati nel Comune di Villa di Literno.