RICORSI CONTRO IL COMMISSARIO
Giacomo Zacchia, 24 aprile 2009
Dopo circa 10mila denunce in 4
anni e mezzo contro ogni opera ed attività posta in essere
dall’amministrazione comunale Zacchia, e dopo circa 5mila ricorsi sparsi in
tutte le istituzioni ed enti di vigilanza. Ora sembrerebbe che sotto il mirino
dei ricorsi sia finito anche il Commissario
Prefettizio Vincenzo Lubrano. Cominciano ad essere numerosi, infatti, secondo indiscrezioni i ricorsi
sparsi in tutte le istituzioni contro il Vice-Prefetto incaricato di reggere le
sorti del Comune fino alle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 Giugno.
Il motivo degli scritti prodotti
contro l’autorità prefettizia, appare chiaro; cercare di bloccare i lavori di
rifacimento delle strade comunali e l’assegnazione dei lotti nell’area PIP che porteranno all’apertura di circa 40 siti produttivi. Opere
queste terminate o cantierate dall’amministrazione
Zacchia e per le quali necessitano adesso solo meri
atti di ordinaria amministrazione per renderle esecutive in favore della
collettività. Ordinaria amministrazione, appunto, quella che cercano di
bloccare gli autori dei ricorsi, incuranti dei danni che la loro condotta sta
arrecando alla popolazione di Calvi Risorta.
“Non mi meraviglia affatto che
dopo tutto quello che hanno fatto in 4 anni e mezzo,
ora questa gente si sia scagliata anche contro un rappresentante delle
istituzioni- commenta il Sindaco uscente di Calvi Risorta, Giacomo Zacchia –
noi possiamo esprimere solo tutta la nostra solidarietà e la piena
collaborazione con le istituzioni e con i suoi rappresentanti nel territorio. Per
questo motivo esprimiamo un plauso al fatto che il Vice-prefetto abbia dato il via libera ai lavori di sistemazione di
Lavoro del Vice-Prefetto, quindi,
che è consistito solo nel compiere atti di mera e
formale ordinaria amministrazione tipici del suo ufficio e del suo mandato; ma
che non lo hanno messo al riparo da ricorsi ed articoli su siti Internet, fatti
dai soliti noti, addirittura contro il Vice-Prefetto.
Ricorsi ed articoli con i quali si intimava al Commissario a non procedere agli atti del suo
mandato, in quanto secondo queste fonti approssimative, i lavori da 3 milioni
di euro sulla rete stradale e la procedura di appalto per l’area PIP non
sarebbero stati coperti perché i fondi non sarebbero stati assegnati al Comune.
Ennesima menzogna crollata dinanzi
alla realtà dei fatti: i lavori partiranno e cambieranno il volto di Calvi,
rendendola più bella e funzionale.
“Dopo aver rifatto l’intera rete idrico-fognaria con 900mila euro, dopo che il Parco caleno ha visto l’apertura del cantiere e l’inizio dei
lavori; così come la maxi-circonvallazione sta per diventare una realtà
fruibile da parte dell’intera comunità, l’area PIP è stata completata e si deve
solo procedere all’assegnazione dei lotti - commenta il Sindaco uscente Giacomo
Zacchia –possiamo dire che tutti i nostri lavori sono stati condotti e realizzati
con finanziamenti a costo zero per la collettività e non invece con i prestiti
ed i mutui come dal 1992 al 2004, che si sono tradotti in debiti per le casse
comunali ed in tasse per i malcapitati cittadini. Dal 1992 al 2004, infatti, il
Comune di Calvi ha contratto mutui e debiti per 8 milioni e 500mila euro, che
si sono riversati sul bilancio comunale e su quello delle famiglie calene; dal
2004 al 2008, invece, gli oneri per aprire opere come: