La morte ha bussato alla mia porta

 

App. scelto GdF Marzella Domenico, 21 aprile 2009

 

Un serena domenica delle Palme. Poi, verso le 23.00, prima di andare a letto, una scossa da noi considerata una delle tante che si ripetevano da settembre. Alle 01.00 circa un'altra scossa ci destava ma anche a questa davamo poco peso se non portare nel nostro letto mia figlia Sara di anni 10. Al nostro fianco il piccolo Cristian di 7 mesi. Cercavamo di riprendere sonno anche se le due scosse precedenti ci avevano creato un leggero stato d'ansia.

 

Alle 03.32 l'inferno. Prima un forte boato, poi tutto comincia a tremare. Al buio completo sentivamo sbattere le porte dell'armadio, tutto intorno a noi cadere a terra e la voce di Sara che invocava solo il nome del piccolo fratellino.

 

Fortunatamente la luce è tornata subito e ci ha permesso di organizzarci alla meno peggio e fuggire in strada dove ancora non avevamo il sentore di cosa fosse successo a pochi passi da noi. Cominciavamo a girare per le vie del paese cercando di capire cosa fosse successo ma solo le prime telefonate da amici di L'Aquila centro ci facevano capire quanto fosse stato grande questo Terremoto.

 

Alle prime luci dell'alba con mia moglie sono rientrato in casa e prese le cose indispensabili, siamo "scappati" verso Calvi. Strade chiuse, palazzi crollati, gente seminuda e quando sono passato dinanzi a Onna, quello che pochi giorni prima avevo ammirato come uno dei luoghi caratteristici dell'Abruzzo, era solo un mucchio di pietre. Ho alzato gli occhi al cielo e ho ringraziato Dio per aver tenuto fuori dalla mia casa la morte.

 

Mimmo

 

 

Grazie per averci reso partecipi con il tuo scritto. Auguri a te e alla tua bella famigliola. Ad maiora

 

La Redazione di www.calvirisorta.com