ENNESIMO ATTO VANDALICO AL
CIMITERO
La
Gazzetta, 16 aprile 2009
Sono entrati indisturbati forzando un lucchetto da pollaio e
hanno portato via piante e paramenti floreali per un ammontare complessivo di
circa 4000 euro. Il cimitero di Calvi Risorta torna
alla ribalta delle cronache per la facile penetrabilità e per l'eccezionale
concentrazione dell'attività predatoria che, dal
2003, non sembra conoscere soluzione di continuità.
Ieri notte i ladri hanno forzato l'ingresso nord della struttura
sacra, accedendo con incredibile facilità alla zona
dove si trovavano le piante più pregiate: sono stati rubati sei esemplari di cammellina gigas small, il nome scientifico che nello slang campano viene
deformato comunemente in "cicas".
Il furto non costituisce
un problema di entità rilevante, ma va ad innestarsi
nella lunga scia di raid messi a segno proprio nel cimitero della Calvi Risorta
moderna. Solo qualche anno fa, alla fine dell'ottobre 2004, venne
asportata (in una sola notte!) l'intera copertura in rame che proteggeva
l'ingresso del Camposanto caleno. Dopo pochi mesi, venne addirittura trafugata la pompa per
l'approvvigionamento irriguo del cimitero. Insomma, i ladri possono entrare
quando e come vogliono, soprattutto se manca una sorveglianza specifica per le
strutture pubbliche, come ha confermato ieri mattina, subito dopo il
sopralluogo, la Comandante del locale corpo di Polizia Municipale, Anna Caianiello.
"Siamo solo in tre,
in pratica io, come comandante, e due vigili abili al servizio esterno - ha
amaramente sottolineato la comandante dei caschi
bianchi di Calvi Risorta - non riusciamo più a monitorare il territorio, anche
e soprattutto nei periodi di feste sacre, quando siamo costretti a seguire
anche tre processioni ed eventi religiosi in un solo giorno: il mio appello
alle istituzioni è volto esclusivamente al rafforzamento della pianta organica
dei Vigili Urbani caleni. Di questo passo saremo cosi retti a turnazioni massacranti
pur di garantire la sicurezza del cittadino”.