Bonacci: “L’economia calena per il lavoro
e l’ambiente”
Caserta
news, 14 aprile 2009
E' nota la difficoltà di un singolo Comune, in tempi di economia globalizzata, di
intervenire sui processi economici e sulle tendenze del mercato, fattori che
ormai travalicano gli stessi confini nazionali, figuriamoci quelli di un
comune. Al tempo stesso le competenze che la legge assegna ai comuni sono per
lo più di carattere autorizzativi e burocratico, anche i poteri di
pianificazione della propria rete commerciale sono ormai ridotti.
La lista Calvi Democratica con il suo leader Antonello
Bonacci è comunque dell'avviso che un'amministrazione comunale non possa
rimanere inerte di fronte a qualsiasi fenomeno si verifichi nella propria
giurisdizione, ivi compresi quelli di natura economica.
Si ritiene pertanto di proporre i seguenti punti programmatici
in vista della tornata elettorale del 6 e 7 giugno: in primo luogo
rivendicazione del pieno diritto di intervento politico, più che
amministrativo, dell'Amministrazione Comunale su ogni crisi aziendale o
conflitto di lavoro, che si manifestino nel proprio territorio, o nei comuni
contermini quando ciò interessi l'economia della zona; promozione
dell'agricoltura biologica, favorendo l'esito delle produzioni presso la rete
commerciale locale, istituendo a titolo sperimentale un mercatino mensile dei prodotti
biologici, acquistandone direttamente la quantità necessaria a promuoverne
l'uso nelle mense scolastiche; verifica della presenza degli esercizi di
vicinato – per ogni singola tabella merceologica – in ogni frazione,
intervenendo con opportune misure per favorirne l'insediamento nelle località
insufficientemente dotate; promozione dell'associazionismo d'impresa per
superare la frammentazione e garantire servizi di supporto alla produzione
comuni a tutte quelle aziende, che per la loro dimensione non sono in grado di
gestirseli in proprio; introduzione di un percorso preferenziale nell'esame
delle pratiche relative all'ottenimento di autorizzazioni e concessioni per
l'adeguamento di strutture e impianti alle normative sulla sicurezza dei
lavoratori; promozione di un nuova modalità di praticare l'escursionismo e il
turismo, rispettosa dell'ambiente e delle sue risorse naturali, basata più
sulla qualità dell'offerta turistica che sulla quantità.