ZACCHIA E CAPPELLO SI IMPROVVISANO PALADINI DELLA LEGALITÁ!!!

 

Vito Taffuri, 08 aprile 2009

 

Con una lettera aperta inviata a Gianluigi Guarino, direttore del sito www.casertace.it, l’ing. Piero Cappello, nella sua veste di Presidente dell’ASI, si lamenta del fatto che alcuni organi di informazione non abbiano dato spazio alcuno alla svolta intrapresa dall’ASI. L’ing. Cappello, nella suddetta missiva, afferma che, insieme al comitato direttivo – di cui fa parte il defenestrato ex sindaco Zacchia – ha, tra l’altro, provveduto a stipulare il Protocollo per la legalità e posto un freno, grazie al nuovo regolamento, alle speculazioni sul valore dei suoli.


Viene quindi incitata la candidatura della nota “giornalista anticamorra” Rosaria Capacchione alle prossime elezioni europee in quota PD; questo per dare un segnale importante da parte del Partito Democratico: un messaggio strano da parte di chi, come Cappello, all’indomani della sua nomina ai vertici del Consorzio, rilasciava al Mattino la seguente dichiarazione: “Sono un tecnico prestato alla politica, sono del Pd ma certi discorsi non mi interessano. Mi occupo solo del Consorzio”!


L’ing. Piero Cappello, però, oltre ad essere fratello del sindaco di Piedimonte Matese e presidente dell’ASI, è anche il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, nominato da Zacchia nel giugno del 2007 e confermato dal Commissario Prefettizio dopo la caduta di quest’ultimo. E la cosa strana è che i nuovi paladini della legalità – Zacchia e Cappello – erano i vertici, politici e burocratici, di un comune come Calvi Risorta, ancora oggi sotto osservazione da parte del Ministero dell’Interno per un eventuale scioglimento per infiltrazioni camorristiche; un comune divenuto tristemente famoso per i tanti articoli, dedicati da parte della stampa nazionale, sull’appalto affidato alla ditta del killer Giuseppe Setola.


Coloro che si lagnano oggi perché non è stato dato spazio sulle testate alla stipula del Protocollo della Legalità in materia di appalti da parte del Presidente e del comitato direttivo dell’ASI (cioè Cappello e Zacchia), non ci spiegano perché – fino al 29 dicembre 2008 – non hanno mai stipulato il suddetto Protocollo per conto del comune di Calvi Risorta, consentendo così che ditte come quelle facenti capo a Cipriano Pagano (risultato un prestanome di Setola), ai fratelli Orsi e al killer Giuseppe Setola si aggiudicassero appalti presso il comune di Calvi Risorta.


Alla stipula del Protocollo di Legalità, infatti, ha provveduto solo il Commissario Prefettizio con deliberazione n. 13 del 17 febbraio 2009, su segnalazione degli ex consiglieri comunali Antonio Caparco e Giovanni Marrocco. Riportiamo di seguito il botta e risposta tra l’ing. Cappello ed il direttore Guarino, apparso sul sito www.casertace.it.



BOTTA & RISPOSTA

Piero Cappello, Capacchione e Guarino: tra giornalismo urlato, comunicati celebrativi e lottizzazioni d'antan

 

Il presidente dell'Asi scrive a Casertace e dopo averci dato le pagelle professionali, ci bacchetta per non seguire la grande riforma del suo ente. Noi rispondiamo: se è vera gloria, glielo riconosceremo


Egregio Guarino, non amo il suo modo urlato di fare giornalismo spesso più attento a fare scoop (più o meno veritieri..) che a fare informazione. Infatti il suo è l'unico organo di stampa che non sta seguendo la svolta che, insieme con il comitato, stiamo conducendo all'ASI: protocollo per la legalità; revoche dei suoli assegnati e non utilizzati; nuovo regolamento per l'assegnazione delle aree volto a frenare le speculazioni sul valore dei suoli, ecc..


Ma stavolta devo proprio dire che ha ragione! La candidatura di Rosaria Capacchione al Parlamento Europeo sarebbe un vero segnale per dire da che parte sta il Partito Democratico! Avremmo finalmente la possibilità di mandare in Europa una persona che ha dimostrato come si combatte sul serio la camorra: svolgendo con onestà e serietà la propria professione. Così facendo, la Capacchione è diventata, forse suo malgrado, un punto di riferimento e uno dei pochi esempi virtuosi della nostra provincia.

 

Iodice, Picierno, Graziano, Franceschini.... Coraggio! Candidiamola.

 

Piero Cappello.

Presidente Consorzio ASI Caserta.



Egregio Cappello, se lei non si limitasse a guardare le figure e leggesse con attenzione i miei articoli, potrebbe magari essere in disaccordo con le mie tesi, ma non si rifugerebbe nel comodo, pigro, banale, ipocrita, perbenista, impomatato, ozioso luogo comune del giornalismo urlato, scooppista e bla bla. Comunque, la superficialità del suo giudizio non è un mio problema, semmai un suo problema. Punto secondo: l'Asi. Non sono abituato a confezionare i miei giudizi sulle sorti magnifiche descritte nei racconti dei comunicati stampa. Sto osservando da lontano quello che lei sta facendo.


Analizzerò, approfondirò e qualora dovessi valutare che il suo è veramente un cammino di innovazione e di rilegittimazione di un ente che è servito solo a costruire consensi in maniera, diciamo così, impropria, e a riempire mangiatoie, allora gliene darò atto, al di là del modo attraverso cui lei è arrivato al vertice del medesimo ente, a conclusione di una operazione di secca e mera lottizzazione politica. Per quel che riguarda la Capacchione, ci troviamo d'accordo. Ma se la Capacchione diventa parlamentare europeo del Pd e leader politico, può starne certo, egregio signor Cappello, procedure come quelle che hanno portato alla definizione dei nuovi vertici dell'Asi non saranno più possibili. Per cui, se fossi in lei, prima di entusiasmarmi troppo a favore dell'ipotesi di Rosaria, ci penserei un poco. Alla prossima!


Gianluigi Guarino

martedì 7 aprile 2009