SITI ARCHEOLOGICI: E’ GUERRA
DI NUMERI
La
Gazzetta, 05 aprile 2009
«Lo ripetiamo con forza e con le carte alla mano, nei 4 anni e
mezzo della nostra amministrazione comunale abbiamo
realizzato, tra gli altri, 2 interventi sull'area archeologica calena, 1 di 760mila euro alle spalle della Cattedrale
Romanica ed 1 di 330mila euro presso il Castello Aragonese.
Non è abbastanza per riportare alla luce e far
risorgere l'Antica Cales, ma almeno sono stati fatti e con finanziamenti
pubblici a costo zero per le famiglie calene; non con i prestiti ed i debiti
degli altri senza terminare nemmeno un opera pubblica. Invitiamo
l'amministrazione comunale 1992-2004, a dimostrare, senza citare gli
interventi degli anni 80 o quelli della Sovrintendenza, di aver condotto degli
interventi di tale portata in tutti questi anni, sul
patrimonio dell'area archeologica di Cales».
Sono queste le parole del Sindaco uscente di
Calvi Risorta Giacomo Zacchia, in risposta alle polemiche
suscitate all'indomani della ripresentazione dei
lavori condotti dalla sua amministrazione comunale sui siti archeologici del
territorio caleno. Polemiche pretestuose e senza fondamento
dopo che Zacchia aveva anticipato che sarà focalizzato anche sugli interventi
da compiere nell'ambito della valorizzazione e
preservazione del patrimonio storico-archeologico
presente sul territorio del Comune di Calvi, il programma elettorale della
lista "Uniti per Calvi" capeggiata da Giacomo Zacchia.
Un programma ed un progetto amministrativo improntati al massimo
pragmatismo e connotati di spunti ed iniziative di miglioramento della
collettività che saranno realizzati in tempi
ragionevolmente brevi. Partendo, ossia, dagli interventi che la precedente
amministrazione Zacchia ha già cantierato. Anche nel campo degli interventi di promulgazione
dell'archeologia calena, infatti, l'amministrazione
Zacchia è stata la sola dagli anni 80 ad aver ottenuto dei finanziamenti a
costo zero per la collettività per interventi attuati nell'area archeologica calena. Due finanziamenti, infatti, uno per iniziare una
piccola campagna di scavi alle spalle della Cattedrale Romanica di 760mila euro, regolarmente cantierato
ed ultimato, con la recinzione delle opere in muratura che sono affiorate.
L'altro di 330mila euro per la sistemazione delle vie di accesso
al Castello Aragonese, altro lavoro eseguito
perfettamente.