MARROCCO E CAPARCO: ECCO IL PROGRAMMA ELETTORALE

 

Vito Taffuri, 03 aprile 2009

 

“Stimiamo Antonio Caparco e lo riteniamo la persona più adatta a risollevare le sorti di una cittadina in crisi come la nostra”. Il candidato alla carica di consigliere comunale, Giovanni Marrocco, ha rinnovato fiducia e sinergia nei confronti del candidato sindaco della lista “Democratici Caleni”, Antonio Caparco e, al contempo, ha rilanciato le ambizioni della compagine elettorale capeggiata dallo stesso ex primo cittadino.


“Insieme agli amici D’Onofrio, Geremia e Taffuri abbiamo già stilato una bozza di impegni programmatici per affrontare le emergenze primarie della nostra cittadina – ha proseguito il medico caleno - parallelamente stiamo aprendo le porte alle forze sociali e politiche, soprattutto quelle più giovani, per un confronto libero e serio, capace di rimettere in moto l’economia, il lavoro e le eccellenze del nostro territorio”.


Marrocco e Caparco hanno voluto mettere in evidenza soprattutto il clima diverso che si respira in città. “In effetti abbiamo registrato un calo della tensione negativa che regnava fino a qualche mese fa - hanno detto i due politici – siamo convinti che, per rilanciare l’immagine della nostra Calvi, ci sia bisogno di un clima disteso e sereno improntato al dialogo onesto e alla serietà degli impegni da assumere con i cittadini”. Primi punti da analizzare, secondo Marrocco, sono il comparto occupazionale e il settore archeologico.


“Due aree complementari - ha detto Marrocco - se si rimette in moto il turismo nel nostro immenso corredo architettonico ed archeologico si possono creare posti di lavoro e grande slancio economico: in pratica, con una sola programmazione si possono ottenere benefici enormi per Calvi Risorta, così come stiamo ripianificando l’intero campo delle opere pubbliche da mettere in cantiere nei prossimi anni. Calvi è una cittadina ben posizionata e deve avere obbligatoriamente l’intero complesso dei servizi turistici e di accoglienza per chi vi transita; sempre creando un indotto occupazionale per i lavoratori della città”.