UDC, RIFONDAZIONE E PD DIFFIDANO ZACCHIA: “NON SIAMO CANDIDATI NELLA SUA LISTA, IL
SUO COMUNICATO E’ INVENTATO DI SANA PIANTA”
Vito Taffuri, 02 aprile 2009
L’ex primo cittadino di Calvi
Risorta, Giacomo Zacchia è stato seccamente smentito dalle segreterie
politiche cittadine dell’Udc e di Rifondazione,
coinvolte in un comunicato stampa firmato proprio dall’ex fascia tricolore calena, che parlava di sicuri accordi con il gruppo di
sinistra e i casiniani di stanza a Calvi Risorta.
Ieri pomeriggio, i segretari del Partito della
Rifondazione e gli attivisti dell’Udc locale hanno
precisato che mai hanno aderito ad alcun patto di alleanza
con la lista capitanata proprio dal sindaco uscente. Tesia
Fuoco, referente politico di Rifondazione e Carlo Pignatiello
dell’Udc hanno chiarito di aver avuto contatti con
tutti i cartelli elettorali che stanno prendendo corpo a poche settimane dalle
elezioni amministrative, ma con nessuna è stata
suggellata un’alleanza scritta.
Insomma, il comunicato diramato dal gruppo di Giacomo Zacchia, a sentire le
persone nominate nello stesso, sarebbe frutto di pura fantapolitica. Ha preso
le distanze da Zacchia anche Antonello Bonacci del Partito Democratico che, a
seguito di un colloquio con la stampa, ha voluto precisare la sua assoluta
indipendenza in questa fase preelettorale. “No, non
ho alcun patto con l’ex sindaco, tantomeno mi interessa la sua lista - ha precisato Bonacci – io sto
lavorando alla coagulazione di un cartello elettorale differente e,
soprattutto, alternativo alla condotta amministrativa e gestionale dell’ex
fascia tricolore; per queste ragioni - ha concluso il giovanissimo leader del
partito di Franceschini - diffido lo stesso Zacchia
dal diffondere notizie destituite di qualsiasi fondamento”.
In sintesi, tre partiti, Udc
Rifondazione e Pd hanno
tenuto a precisare che non hanno alcuna trattativa in corso con il primo
cittadino uscente.
“E’ un’Amministrazione vecchia – hanno sottolineato i leader nominati da Zacchia nel suo
comunicato, poi clamorosamente smentito – per questo motivo non potremmo mai
aderire a un programma che nasce sotto auspici arrugginiti”.