CAPARCO: LA CANDIDATURA DI
ZACCHIA E’ ETICAMENTE SBAGLIATA
La
Gazzetta, 29 marzo 2009
L'ex
consigliere Antonio Caparco risponde alla girandola
di voti resi noti dall'ex sindaco Zacchia intento a costruire la sua nuova
lista elettorale: "Sono stati resi noti alcuni dei candidati della lista
"Uniti per Calvi". Gli stessi vengono presentati come volti nuovi
della società civile, che non hanno mai avuto esperienze nella guida della cosa
pubblica, e Zacchia commenta 'che non bisogna forzatamente inseguire circoli di
partito e gruppi politici; su 12 amministratori della scorsa maggioranza consiliare,
questa volta ne ricandideremo solo cinque o
sei".
Viene infine rivolto un esplicito monito
al sottoscritto, reo di candidarsi ininterrottamente dal 1992, poiché
"dopo 2 mandati, è giusto che si lasci la sedia di amministratore e si
faccia spazio ai giovani, e non invece riciclarsi… in diversi ruoli da quasi
venti anni... senza avere alcuna aspirazione di perseguire il bene comune
della popolazione calena". Vorrei pertanto dire
al sig. Zacchia che nella lista dei "Democratici Caleni", che ho l'onore
di guidare, non vi è alcun segretario di partito o rappresentante di gruppi
politici, ma solo esponenti della società civile, apprezzati e stimati dai
cittadini non meno dei suoi candidati sui quali, per la correttezza ed il
riguardo che lui non mostra affatto, non voglio sindacare alcunché.
Con
i "Democratici Celeni" ci sono medici,
sindacalisti, commercialisti, infermieri, impiegati e dirigenti pubblici,
imprenditori, operai, ingegneri, giornalisti ed esponenti delle forze dell'ordine:
una variegata rappresentanza della operosa società calena. Di questi soltanto 3 o 4
sono dotati di una grande esperienza politica, avendo
già ricoperto in passato cariche pubbliche. Talché, alla motivazione ed
all'apporto professionale di tanti nuovi candidati, la nostra lista porterà in
dote anche l'esperienza e la dimostrata capacità amministrativa di taluni candidati,
necessarie per far ripartire una paese allo sfascio
più totale dopo 4 anni di "cura" Zacchia il quale, se mai ha avuto
"l'aspirazione di perseguire il bene comune della popolazione calena", ha palesemente fallito in ciò, avendo anzi
raggiunto l'obiettivo di un malessere ed un malcontento diffuso.
Se oggi il signor Zacchia ricandida solo 5 o 6 amministratori della scorsa
maggioranza consiliare, non è affatto per una propria scelta ma è soltanto perché non ha altra scelta, essendo stato sfiduciato ed
abbandonato da tutti gli altri. Non posso poi non far notare le evidenti
contraddizioni in cui cade, quando afferma che dopo 2 mandati occorre lasciar spazio
ai giovani.
Bene:
ed allora come prima cosa eviti di ricandidare il suo
braccio destro, il sig. Remo Cipro, che ha già svolto in
qualità di assessore alle finanze, ai lavori pubblici e di vicesindaco
numerosi mandati a partire dagli anni '80. Se poi Zacchia, con le sue
affermazioni, vuole farsi il portatore di una nuova
"etica" nella politica locale allora eviti di ricandidarsi,
visto che è un imputato per reiterato abuso d'ufficio; visto che è stato il
sindaco di un'amministrazione i cui atti sono ancora al vaglio del Ministero
dell'Interno per eventuali infiltrazioni camorristiche,
e della Procura che ha aperto decine di fascicoli d'indagine; visto che durante
il suo mandato abbiamo assistito a clamorosi arresti di funzionari, richieste
di rinvio a giudizio ed appalti affidati a ditte controllate dalla criminalità
organizzata. E proprio il caso di dire che Zacchia si lamenta della pagliuzza e
non della trave che lo acceca!!!"