UNITI PER CALVI: ECCO I PRIMI
NOMI
La
Gazzetta, 25 marzo 2009
L'imprenditrice
Gabriella Izzo, l'avvocato Assunta Izzo, l'ispettore di polizia Alfredo Allocca e
l'ex Coordinatore della Protezione Civile Enzo Izzo;
sono questi 4 dei candidati che comporranno la nuova lista di "Uniti
per Calvi" capeggiata dal Sindaco uscente di Calvi
Risorta, Giacomo Zacchia.
Quattro giovani esponenti della società
civile, delle istituzioni e dell'imprenditoria giovanile che arricchiranno, con
il loro contributo di entusiasmo e di motivazioni,
il programma ed il progetto della lista che ha amministrato il Comune di
Calvi Risorta negli ultimi 4 anni e mezzo, fino al "blitz" del 29
Dicembre scorso quando tutti i membri dell'opposizione più uno di maggioranza
si dimisero costringendo la comunità calena a subire
il primo commissariamento della propria storia.
"Uniti
per Calvi" ha deciso, questa volta, di abbandonare definitivamente la
scelta e la metodica di inseguire leaders politici o segretari di partito ed ha stabilito di puntare su volti
nuovi che non hanno mai avuto esperienze nella guida della cosa pubblica.
Persone che si sono, invece, distinte nei rispettivi ambiti professionali,
ottenendo la stima ed il rispetto dei propri concittadini.
Il
solo Enzo Izzo ha, in passato, ricoperto la carica di
presidente della Protezione Civile comunale, ricevendo il plauso della cittadinanza
per l’impegno e l'abnegazione profusi da lui e dal suo gruppo di giovani
volontari in favore della collettività.
"Questa
è la dimostrazione - commenta Giacomo Zacchia - che nel nostro gruppo non esistono
figure intoccabili e che non bisogna forzatamente inseguire circoli di partito
e gruppi politici; su 12 amministratori della scorsa maggioranza consiliare,
questa volta ne ricandideremo solo cinque o sei, la maggior parte della lista sarà composta
da persone nuove, fornite di forte entusiasmo e di motivazione nel voler
servire la collettività tutta.
Non
pretendiamo di fare come altri - continua Zacchia - che si candidano e si ricandidano ininterrottamente dal 1992 alcuni, e dal 1995
altri; la casa comunale è la casa di tutti, non può diventare un indirizzo
privato. Dopo 2 mandati, è giusto che si lasci la sedia di amministratore
e si faccia spazio ai giovani, e non invece riciclarsi e ripresentarsi sotto
diverse sigle ed in diversi ruoli da quasi Venti anni, come fanno alcuni; il
tutto senza tenere minimamente in considerazione e senza avere alcuna
aspirazione di perseguire il bene comune della popolazione calena".