FALSARI IN AZIONE A CALVI: UN
ARRESTO E UNA DENUNCIA A PIEDE LIBERO
Vito
Taffuri, 25 marzo 2009
Spacciavano
banconote false, arrestati. Questa mattina, i carabinieri di
Calvi Risorta, diretti dal Maresciallo Maggiore Aiutante Massimo Petrosino e dal suo Vice Rosario Monaco, hanno tratto in
arresto per spaccio di banconote contraffatte, una coppia di italiani di
origini di Noto in provincia di Siracusa in effetti, si tratta di F. Nicola C.V ma residenti da
qualche tempo a Santa Maria Capua Vetere,
presso alcuni parenti.
La commessa del negozio, dopo avere incassato il denaro, Maria Teresa D’Errico, si era insospettita per
l’atteggiamento della donna, che in quella circostanza entrava in azione mentre
il suo complice attendeva a pochi metri dal negozio in auto. Stando ai
fatti, la donna con la scusa di acquistare un indumento intimo del valore di
dieci euro, spacciava un biglietto di cento euro, contraffatto. Sempre la
stessa commessa ha mostrato ai carabinieri la banconota che a
un più attento esame, è risultata essere falsa.
Intanto la coppia era scomparsa a bordo di una Fiat
Cinquecento modello nuovo. I “Carabinieri” in un breve tempo dopo una
segnalazione di un cittadino hanno raggiunto i due che
nel frattempo, si erano spostati nei pressi del centro commerciale “Decumano”
nel comune di Vitulazio, dove i Carabinieri di Calvi
Risorta, dopo breve ricerche individuavano la coppia di falsari, bloccandola
per eseguire le necessarie perquisizioni fisiche e veicolari. E, infatti, i due
avevano addosso altre banconote false, per un valore
di altre duecento euro.
I fermati venivano trasferiti presso il Comando
Compagnia Carabinieri di Capua, agli ordini del Capitano Francesco Conte, per
poi restare a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere, per essere
comunque processati per direttissima nella mattinata di domani. In attesa della direttissima sono intanto scattati gli
arresti per l’uomo F.Nicola, mentre per la donna è
stata applicata la misura della sola denuncia a piede libero, per questioni
familiari. Sicuramente quest’ultima azione dei
carabinieri testimonia che a Calvi non è il terreno adatto per commettere
illegalità. E questo lo testimonia il capillare
controllo di territorio messo in atto quotidianamente dai militari della locale
stazione.