Dovrai votare e sei un cittadino italiano che vive in un Paese dell'Unione Europea?

 

Redazione, 11 marzo 2009

 

Gli elettori italiani residenti nei Paesi membri dell'Unione Europea possono votare per l'elezione dei rappresentanti del Paese dove risiedono, oppure, in alternativa, per l'elezione dei rappresentanti italiani.


Anche chi si trova in un Paese UE per motivi di studio o di lavoro può votare per i rappresentanti italiani, presentando all'Ufficio consolare di riferimento, entro il 19 marzo, apposita domanda al proprio Comune italiano di residenza.


L'elezione dei membri italiani del Parlamento Europeo avrà luogo, nei Paesi UE, il 5 e il 6 giugno 2009 (mentre in Italia il 6 e il 7 giugno), presso la sezione istituita dall'Ambasciata/Consolato di riferimento.


Se rientri nelle categorie di cui sopra, riceverai a casa, da parte del Ministero dell'Interno italiano, il certificato elettorale con l'indicazione della sezione presso la quale votare, della data e dell'orario delle votazioni. Se non ricevi il certificato elettorale entro il 2 giugno, potrai contattare l'Ufficio consolare competente per verificare la tua posizione elettorale, ed eventualmente richiedere il certificato sostitutivo. Per conoscere l'ubicazione della tua sezione, potrai anche consultare il sito della sede diplomatico-consolare di riferimento.


Se invece desideri votare in Italia pur essendo residente in un Paese UE, devi farne esplicita richiesta, entro il giorno precedente le elezioni in Italia, al Sindaco del Comune italiano di ultima residenza.


E' vietato il doppio voto: se voti presso le sezioni istituite all'estero non potrai farlo presso quelle presenti in Italia, e viceversa.


Sei un cittadino italiano temporaneamente in un Paese extra-UE...

* ...come militare o appartenente a forze di polizia in missione internazionale? [1]

* ...come dipendente di amministrazioni pubbliche per motivi di servizio? [2]

* ...come professore universitario o suo familiare convivente? [3]

 

In questo caso, potrai votare per i rappresentanti italiani al Parlamento Europeo, esprimendo il tuo voto per corrispondenza.


La procedura da seguire dipende dalla categoria di cui fai parte:

* se sei un militare o un dipendente pubblico, dovrai trasmettere una dichiarazione al comando o amministrazione di appartenenza, entro il 3 maggio.  

* se sei un professore universitario, dovrai trasmettere la dichiarazione direttamente all'Ambasciata/Consolato di riferimento unitamente alla dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà. I familiari conviventi dovranno presentare anche la dichiarazione sostitutiva relativa allo stato di familiare convivente.



"Se sei residente in un Paese non aderente all'Unione Europea e non appartieni alle tre categorie sopraindicate, puoi votare per i candidati italiani al Parlamento Europeo recandoti in Italia per esprimere il voto nelle sezioni istituite nel tuo Comune di iscrizione alle liste elettorali".


Per ulteriori informazioni, puoi scrivere all'indirizzo di posta elettronica votoestero09.europee@esteri.it


[1]Appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia temporaneamente fuori dal territorio dell'Unione europea in quanto impegnati nello svolgimento di missioni internazionali.

[2]Dipendenti di Amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome, temporaneamente fuori dal territorio dell'Unione europea per motivi di servizio, qualora la durata prevista della loro permanenza all'estero, secondo quanto attestato dall'Amministrazione di appartenenza, sia superiore a tre mesi, nonchè, qualora non iscritti alle anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero, i loro familiari conviventi.

[3]Professori universitari, ordinari ed associati, ricercatori e professori aggregati, di cui all'articolo 1, comma 10, della legge 4 novembre 2005, n. 230, che si trovano in servizio fuori dal territorio dell'Unione europea presso istituti universitari e di ricerca per una durata complessiva all'estero di almeno sei mesi e che, alla data del decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei comizi, si trovano all'estero da almeno tre mesi, nonché, qualora non iscritti nelle anagrafi dei cittadini italiani all'estero, i loro familiari conviventi.