AUTOVELOX: I NUMERI BOCCIANO IMPIETOSAMENTE LA SCELTA DELLA GIUNTA ZACCHIA: SI APRE UN’ALTRA VORAGINE IN BILANCIO

 

Vito Taffuri, 07 marzo 2009

 

Non erano già più operativi dallo scorso gennaio 2008, quando la Comandante della P.M. ne dispose la temporanea sospensione. Tra gennaio e febbraio di quest’anno sono poi stati completamente rimossi, insieme alla relativa segnaletica, sotto la supervisione dello stesso commissario prefettizio, dr. Vincenzo Lubrano, che ha quindi avallato la scelta del Tenente Anna Caianiello, giacché le due apparecchiature non erano per nulla conformi alle direttive emanate dal Prefetto di Caserta, dr. Ezio Monaco, con la circolare n. 6729 del 17/12/2008. Stiamo parlando dei due autovelox fatti installare, il 9 agosto 2007, dall’amministrazione Zacchia, sulla Statale Appia e sulla Casilina, che hanno costituito per mesi lo spauracchio di tutti gli automobilisti che hanno avuto la “sfortuna” di transitare in territorio caleno; e dopo che di essi è stata rimossa ogni traccia, è sicuramente tempo di tracciare un bilancio pressoché definitivo.

Il contratto posto in essere dall’amministrazione Zacchia per il noleggio delle due apparecchiature è stato censurato, a più riprese, dai consiglieri di minoranza, dal Ministero dei Trasporti, dall’Autorità di Vigilanza, dalla stessa Comandante della Polizia Municipale, dal Segretario Comunale e dalla Corte dei Conti; è stato bocciato dal Prefetto con la sopraccitata circolare; è stato bocciato dai Giudici di Pace di Pignataro Maggiore, che hanno accolto in massa i ricorsi dei “tartassati”, sentenziando l’irregolarità della segnaletica di preavviso e la non rispondenza delle apparecchiature ad alcuna esigenza di sicurezza della circolazione stradale, invocate invece dall’ex sindaco; è al vaglio della Procura della Repubblica, che ha da tempo aperto un corposo fascicolo d’indagine sulle modalità di aggiudicazione dell’appalto.


Detto ciò, ci si può chiedere se sia stato almeno risanato il bilancio comunale, grazie all’utilizzo intensivo delle “macchine mangiasoldi”. Macchè! Sembrerà paradossale, ma gli autovelox targati Zacchia sono stati un grosso flop anche dal punto di vista finanziario, aprendo una voragine di quasi mezzo milione di € in un bilancio comunale ridotto, a questo punto, come formaggio groviera!!! nIn appena 41 giorni di attività, infatti, sono state accertate infrazioni tradottesi in 36.134 verbali. Finora ne sono stati incassati meno di 9.000 e, dato il numero di ricorsi presentati (all’incirca 26.000), è presumibile che alla fine verranno incassati sui 10.000 verbali per un totale di circa 1.300.000,00 €. Sembrerebbero tanti, ma vediamo anche le spese che il comune ha sostenuto e dovrà ancora sostenere per incassare tali somme.


Tra spese di notifica e di stampa dei verbali, il comune paga alle Poste Italiane e alla Equitalia all’incirca 14,55 € per ogni verbale, venga o non venga riscosso lo stesso. Ed il problema è che non verranno affatto riscossi, perché l’impressionante numero di ricorsi presentati al Giudice di Pace vengono sistematicamente accolti, mentre per quelli presentati in Prefettura sono abbondantemente decorsi i 120 giorni entro i quali bisognava esprimersi, e quindi gli stessi si considerano accolti per legge: questo significa che il comune ha speso oltre 500.000,00 € per la stampa e la notifica dei verbali, che saranno recuperati solo in minima parte, visto l’accoglimento di tutti i ricorsi. Vi sono poi le spese di visura, i canoni annuali da versare all’ANAS e le spese per la costituzione in giudizio dell’ente, che ha visto lo stesso soccombere sistematicamente nonostante la nomina di un pool di tre avvocati.


Vi è ancora l’aggio del 42,75% dei proventi riscossi, da corrispondere al noleggiatore degli impianti per il semplice sviluppo delle foto; un aggio giudicato “ingiustificato nelle sue modalità di definizione”, “illogico”, “paradossale” e senza una “motivazione plausibile” da parte del Ministero dei Trasporti, che si è espresso al riguardo con la risoluzione 76108 del 03/08/2007. Un aggio che alla fine si aggirerà intorno ai 550.000,00 €, somma che sarebbe bastata ad acquistare a titolo definitivo ben 11 autovelox, anziché noleggiarne due!!! Vi sono infine le spese da vincolare ai sensi dell’art. 208, comma 4, del Codice della Strada, pari al 50% dei proventi riscossi, vale a dire circa 650.000,00 €.


Morale della favola? L’ente ci rimetterà almeno 465.000,00 €, ed ha in più dato vita ad un contenzioso senza precedenti che ha bloccato per mesi, e bloccherà ancora per almeno un anno, l’Ufficio Protocollo, il Comando della Polizia Municipale, gli Uffici del Giudice di Pace e la Prefettura! Ma la domanda che ci si pone è perché, dopo questo flop annunciato già due anni fa dai consiglieri di minoranza, il Commissario prefettizio non abbia ancora provveduto a rescindere un contratto che sta dissanguando le casse comunali, sta determinando un esoso arricchimento di una ditta privata e sulla cui adozione non vi è mai stata alcuna esigenza di tutela della sicurezza stradale, come attestato in migliaia di sentenze dai Giudici di Pace di tutta Italia.