Caso Caianiello: il PM ascolta la parte offesa

 

La Gazzetta, 26 febbraio 2009

 

L'altro ieri la terza udienza per il caso Caianiello. Il Pm ha ascoltato la parte offe­sa ma il controesame a cura della difesa si svolgerà l'8 luglio. Sin dal 2005 abbiamo seguito e documentato, con dovizia di particolari, quanto accadeva presso il comando di Polizia Municipale di Calvi Risorta. Lo scorso 22 maggio prima udien­za che slittava al 15 ottobre 2008, dove nella seconda udien­za però il dr. Giacomo Zacchia, oggi ex sindaco di Calvi Risorta, veniva rinviato a giudizio per l'ipotesi di abuso in atti d'ufficio nei confronti della comandante della P.M., la dr.ssa Anna Caianiello.

 

Nella giornata di domani si celebrerà la terza udienza presso il Tribunale Sezione Penale, di Santa Maria Capua Vetere, sicuramente il dr. Zacchia questa volta, sarà pre­sente in aula con i suoi avvocati per difendersi dalle accuse di abuso d'ufficio, che dopo la denuncia della comandante della polizia municipale sono iniziati i primi guai giudiziari dell'ex sindaco di Calvi Risorta.

 

Ma ricostruiamo per un attimo l'intera vicenda che, da ormai 4 anni, vede contrapposti il far­macista e l'ufficiale dei caschi bianchi. La comandante, in forza al comune dal luglio del 2003, è stata infatti dapprima esautorata, nel febbraio 2005, dalla responsabilità del settore di Polizia Municipale - attraver­so dei decreti sindacali che il G.I.P., alla luce della decisione assunta, ha riteneva evidente­mente illegittimi -, e successiva­mente, il 30/03/2006, rimossa dal comando del Corpo con un semplice verbale di accertamen­to (a firma del Sindaco, dell'ing. Bonacci e del segretario comu­nale), che veniva impugnato dalla comandante ed annullato dal Giudice del Lavoro con provvedimento del 14/07/2006, con il quale veniva ordinato il reintegro della Caianiello nelle mansioni di comandante e con­dannato il comune al pagamento delle spese processuali.

 

Quindi domani mattina nuova udienza per il caso Caianiello, alle ore 09:00 circa si celebrerà la terza udienza, dove vede il Farmacista Zacchia e la comandante dei caschi bianchi contrap­posti. Una cosa è certa che se l'abuso d'ufficio, sarà accertato, comporta infatti la reclusione da sei mesi a tre anni per i responsabili del provvedimento illegittimo, vista la grande mole di prove documentali prodotte dalla Caianiello, l'unica possibi­le "strategia difensiva", che l'ex sindaco ed i suoi legali potran­no verosimilmente adottare, sembra essere quella di puntare dritto alla prescrizione. Insomma, staremo a vedere come finisce questa lunga e tor­tuosa inchiesta giudiziaria, se si potrà assistere o meno a una sentenza esemplare per qualche politico locale.